“In mano abbiamo lo Champagne del pomodoro.” Con queste parole, Paolo Ruggiero, responsabile commerciale di Gustarosso, sintetizza l’essenza e il valore del Pomodoro San Marzano DOP, simbolo di un territorio e di una tradizione che affondano le radici nella storia contadina dell’Agro Sarnese-Nocerino.
Gustarosso non è solo un marchio, ma la realizzazione di un sogno: riportare in vita l’antico rito popolare di “fare le butteglie” per la conservazione del pomodoro in inverno.
Ai piedi del Monte Saro, a Sarno da generazioni i contadini lavorano in armonia con la natura, preservando metodi di coltivazione tramandati di padre in figlio. Gustarosso è una cooperativa agricola che affonda le sue radici nei primi del ‘900, quando i contadini della zona iniziarono a raccogliere il Pomodoro San Marzano nell’Agro Sarnese-Nocerino. Oggi, questa tradizione continua nei piccoli fazzoletti di terra gestiti da famiglie, che coltivano il pomodoro in modo completamente manuale, senza l’uso di macchinari o fitofarmaci.
“I contadini – spiega Ruggiero – sono i primi consumatori dei loro prodotti. Questo approccio garantisce un’agricoltura a bassissimo impatto ambientale, dove ogni agricoltore diventa una sentinella della qualità. Il San Marzano è il nostro fiore all’occhiello e l’ultima raccolta è stata straordinaria sia per quantità che per qualità. Erano anni che non si vedevano pomodori così belli”.
La campagna di raccolta del San Marzano inizia a fine luglio e si protrae fino al 20 settembre, ma a causa del forte caldo, le tempistiche tendono a ridursi. Ogni anno, tra Pomodoro San Marzano e altre varietà tipiche della zona, vengono raccolti tra i 7.000 e gli 8.000 quintali di prodotto. “Sebbene la produzione resti stabile, l’urbanizzazione dei terreni agricoli e la difficoltà nel coinvolgere le nuove generazioni nella coltivazione rappresentano una sfida per il futuro”, ci racconta ancora Ruggiero.
Oggi il Pomodoro San Marzano rappresenta meno dell’1% della produzione italiana. “L’ossessione per la produttività non è obbligatoria. Dobbiamo concentrarci sulla promozione e sulla tutela di questo patrimonio. Purtroppo, il 98% del San Marzano venduto all’estero è falso. Per questo, è arrivato il momento di sensibilizzare il pubblico e valorizzare il vero San Marzano”.
Gustarosso ha sviluppato diverse attività connesse all’agricoltura per coinvolgere il pubblico e i giovani. Da anni organizza eventi, esperienze di food travel e degustazioni nella cooperativa che conta oggi 35 soci agricoltori, tra cui il più anziano di 94 anni. Per il 2025 è in programma un evento speciale a maggio, “Piantalo”, che coinvolgerà giovani e pizzaioli italiani nella piantumazione dei pomodori insieme agli anziani contadini.
“Vogliamo creare esperienze che avvicinino le persone alla nostra realtà. Il San Marzano non è solo un pomodoro: è una storia, una passione, un legame indissolubile con la terra”.