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Scenari

Così fanno colazione i popoli del mondo: dal riso cinese al tè verde, fino alle salsicce inglesi

11 Gennaio 2016
colazione_Cannavacciuolo colazione_Cannavacciuolo

di Michele Pizzillo

Vuoi spendere bene i tuoi soldi? Fai un viaggio. Tornerai a casa con un bagaglio ricco di esperienze che potranno sempre essere utili. Fra queste esperienze, un posto importante è riservato alla prima colazione perché “ancora oggi rappresenta lo specchio dei tempi e delle varie culture alimentari nel mondo” rammenta una scrittrice come Isa Grassano, autrice, tra l’altro, di “Colazione da Tiffany” e di “In viaggio con le amiche” entrambi editi da Newton Compton. 

Che insieme ad una biologa nutrizionista dell’Università La Sapienza di Roma, Valeria del Balzo, è stata coinvolta dall’Associazione delle industrie del dolce e della pasta (Aidepi), svela tradizioni alimentari e curiosità legate al rito del risveglio in ogni angolo del mondo.
Così con “Io comincio bene” il duo Grassano-del Balzo ci accompagna in un viaggio entusiasmante e ricco di sorprese oltre che in un excursus su come comincia la giornata nei 5 continenti. Si parte dal Mediterraneo, e non poteva essere diversamente visto che la colazione mediterranea oltre ad essere molto gradita, rappresenta gli usi e i costumi di Paesi come Italia, Francia, Spagna, Grecia che hanno come denominatore comune la preferenza del dolce rispetto al salato. E, quindi, biscotti, pane, fette biscottate, marmellata, miele, creme spalmabili alla nocciola ma, anche, merendine, brioches, cornetti, yogurt e, come bevande, latte, caffè, caffelatte, cappuccino, tè. Ottima scelta, sostiene la professoressa del Balzo, perché “la colazione dolce rappresenta un modello nutrizionalmente migliore sia per contenuto calorico, inferiore a quella salata, sia per il giusto mix di carboidrati, in particolare zuccheri, che sono fondamentali al mattino per migliorare la performance cognitiva, proteine, vitamine e una bassa quantità di lipidi”.


(Isa Grassano, scrittrice)

È anche importante conoscere il parere degli italiani sulla loro colazione. Così Aidepi con Doxa ha creato un osservatorio che nell’ultima ricerca resa nota, evidenzia i quattro motivi perché preferiamo il dolce: al mattino aiuta ad attivarci prima (48% degli interpellati, con punte del 69% per i giovani), in generale il dolce piace più del salato (46%), la colazione è il momento del dolce (28%) e, infine, la colazione a base di dolce è più leggera (23%).
Se poi lasci la parola a Isa Grassano, che conosce ogni angolo del pianeta, scopri che anche le colazioni di altri Paesi, tra vicini e lontani da noi, hanno molto da raccontare, di fare emergere abitudini e tradizioni locali e non solo alimentari. Come nel caso di quella più conosciuta a livello internazionale, la colazione anglosassone, che mette in tavola uova strapazzate con il bacon, salsicce, carne generalmente di montone, cereali oltre a tè, pane tostato, burro, miele e marmellata. Con alcune varianti in quella tedesca dove a uova e pancetta vengono aggiunte le brioche salate. Mentre in Scandinavia predominano le aringhe e il tonno insieme a pane scuro e integrale, pancetta, uova, krapfen e succo di mirtillo.

Superando l’Oceano, si approda nella patria dei pancakes che rappresentano il must della prima colazione negli Stati Uniti: frittelline di farina, uova, zucchero e lievito, servite impilate e cosparse da sciroppo d’acero. Senza trascurare i muffin e i doughnut. Mentre in Cina, racconta Grassano, la parola colazione significa “riso del mattino” e, quindi, il riso è sempre presente, anche in Giappone dove è accompagnato da uovo, pesce, verdure e zuppe varie; mentre nel Sud Est asiatico l’abbinamento più frequente è con pesce, latte e cocco.


(Valeria Del Balzo e Isa Grassano)

In Africa la tradizione culinaria più spiccata è probabilmente quella berbera che prevede una colazione a base di tè verde alla menta accompagnato da fette di pane bianco, cous-cous e qualche goccia del pregiato olio argan caratterizzato da un bel sapore di nocciola e dal colore dorato. Invece la colazione che è abbastanza simile a quella mediterranea di trova nel Sud America, visto che comprende caffelatte, te, pan dulce, croissant in formato mignon.
La colazione “come pasto a se stante è un fenomeno abbastanza recente nel nostro Paese – afferma Marino Niola, dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli -: risale al miracolo economico, quando le abitudini alimentari degli italiani virano verso un modello alimentare a carattere nazionale”. Diventando subito una sorta di mantra del perfetto risveglio. Un appuntamento che a fine 2015 è stato celebrato anche alla presentazione di una trasmissione televisiva cult, MasterChef, con la proposta di quattro colazioni d’autore, firmate da Antonino Cannavacciulo prevalentemente a base di frutta e dolcetti tipici, Bruno Barbieri, Joe Bastianich con la classica americana e quella mediterranea di Carlo Cracco, che sono i giurati del format trasmesso da Sky.