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Scenari

Coronavirus, nei supermercati aumentano le vendite del vino: “Al top quelli Doc e Docg”

23 Marzo 2020
vino_supermercato vino_supermercato

di Maria Giulia Franco
“State in casa “… Le limitazioni indispensabili fermare il contagio del coronavirus hanno portato in questi giorni ad un aumento delle vendite del vino.

Nei supermercati gli scaffali con le bottiglie sono più visitati del solito. I dati sono stati raccolti nelle ultime tre settimane, dall’Associazione della Distribuzione moderna (Adm) e l’osservatorio Iri Infoscan che monitorano 27mila punti vendita della Gdo. “All’inizio dell’emergenza da covid-19 in Italia il vino viaggiava sotto l’1%, – spiega Virgilio Romano, account director di Iri Infoscan – nella settimana dal 23 febbraio al primo marzo il giro d’affari sale a +1,9%. Nella settimana 2-8 marzo, quando nel week end si è estesa la zona rossa a tutta Italia, le vendite hanno fatto un balzo del 6,3%. Anche il vino segue il trend crescente della spesa nel largo consumo e a correre sono stati in particolare i vini Doc e Docg (+11,9%), e il vino comune (+3,9%)”.

Nel carrello della spesa sembrano così prevalere le produzioni enoiche di denominazioni note e le etichette con cui si ha più familiarità mentre si ha meno tempo per regionalismi di etichette Igt. “In tempi di incertezza – osserva l’esperto Iri – si fa meno attenzione alla convenienza del prezzo di una bottiglia, e si cerca la certezza dei grandi classici, le etichette e i territori più noti”. Inoltre, anche in assenza di aperitivi, momenti conviviali e happy hour, “gli spumanti – precisa ancora Romano – hanno vendite altalenanti ma comunque a due cifre e sempre in terreno positivo: fino al 23 febbraio +17,6%, crollo a 5,7% nella settimana successiva, e poi ripresa a 11,7%, il tasso di crescita è comunque alto”.

Mentre è exploit delle vendite online del largo consumo. Secondo dati del panel Iri Ecommerce, “è in forte crescita, oltre il 300%, il click&collect che accelera ulteriormente nelle tre settimane di emergenza sanitaria. Tuttavia l’online delle insegne Gdo + Amazon sembra non riuscire a incrementare poi le consegne a domicilio per le difficoltà degli slot logistici nel rispondere a questo boom. Anche se Amazon sta dando priorità alle consegne essenziali tra cui l’agroalimentare”. Curiosamente, conclude il presidente Associazione Distribuzione Moderna Giorgio Santambrogio, in questo periodo casalingo e senza timori di perdere punti nella patente perché l’auto è ferma in garage, “crollano i vini da meditazione e i liquorosi: Passito Marsala & co., produzioni di nicchia nei volumi Gdo, scendono del 15,7%. Mentre le vendite di Champagne crollano del 53,2%. Inoltre nell’ultimo mese le cole stanno riconquistando spazio nel carrello della spesa con +9,7 %”.