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Scenari

Consorzio Vini di Romagna, Roberto Monti è il nuovo presidente

30 Marzo 2023
Ruenza Santandrea e Roberto Monti Ruenza Santandrea e Roberto Monti

E’ Roberto Monti il nuovo presidente del consorzio Vini di Romagna. Prende il posto di Ruenza Santandrea che non si è ricandidata alla presidenza. Lei stessa nel marzo del 2020 appena eletta aveva annunciato che lo avrebbe fatto per un solo mandato. Monti, ex direttore della cantina di Forlì, era stato consigliere nel consorzio nello scorso triennio. “Sono onorato di questo nuovo incarico e ringrazio i colleghi per avermi scelto – dice Monti, contattato telefonicamente dalla nostra redazione – Ringrazio anche la Santandrea per l’egregio lavoro che ha svolto in questi anni difficilissimi. Io inizio un lavoro nuovo e spero di fare bene, soprattutto per i vini e per il territorio di Romagna”.

Il consorzio racchiude 118 soci con un produzione, al 2022, di circa 13,5 milioni di bottiglie (11,5 milioni dai soci, il resto dai non soci del consorzio) e una importante novità: alle 12 già operative sottozone, se ne sono aggiunte ben 4, portando così il totale a 16: Imola, Verrucchio, Coriano e San Clemente. “C’è un gran fermento – dice il neo-presidente – Certo, il momento non è felicissimo, per via del contesto internazionale, ma vedo soprattutto i produttori delle 16 sottozone in gran movimento. Prima le più attive erano Predappio, Bertinoro e Modigliani. Ora, pian piano, si stanno muovendo tutte, trainate dal marchio Rocche di Romagna. Con l’aggiunta di queste nuove 4 sottozone, il mosaico del nostro territorio si può dire completo, da Rimini e fino a Castel San Pietro”. In generale, però, i vini della Romagna sono in grande ascesa: “Grazie anche al lancio dei nuovi prodotti – spiega Monti – come il Romagna Dop Sangiovese appassimento e il Romagna Dop bianco e rosato spumante che sono da qualche anno sul mercato e stanno facendo registrare una crescita”.

E a proposito di mercato, qualcosa si muove. Lo scorso anno il consorzio ha aumentato il numero delle bottiglie prodotte (+4%, ma ancora non ai livelli del pre-pandemia), ma Monti ha le idee chiare: “Dobbiamo aumentarlo ancora – dice – per dare maggiore soddisfazione ai nostri soci che si impegnano quotidianamente nel loro lavoro, contrastando le difficoltà economiche e quelle del meteo, con la siccità che ci sta dando tantissimi problemi”. Il segreto del successo, per monti, però, è proprio nel neo-marchi collettivo: “Vogliamo che si affermi e che diventi trainante per tutte le 16 sottozone – dice – Ma, come detto, il primo passo è quello di aumentare la produzione”. Al Vinitaly il consorzio si presenterà con uno stand istituzionale, un desk con 21 aziende e due desk dedicati alla Rebola della Doc Rimini. Come vicepresidenti sono stati nominati Scipione Giuliani e David Navacchia. I 15 consiglieri sono: Alessandro Morini, Scipione Giuliani, David Navacchia, Enrico Prugnoli, Guido Cavina, Pierluigi Zama, Fabio Castellari, Andrea Emiliani, Miranda Poppi, Aldo Rametta, Francesco Bordini, Roberto Sarti, Riccardo Maraldi, Enrico Drei Donà, Sandro Santini. (ph Forlì Today)