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Scenari

Consorzio di Manduria, i “dissidenti” fondano un’associazione. Ma uno di loro va alla vicepresidenza

29 Ottobre 2024
Salvatore Mero Salvatore Mero

A Manduria, si sono recentemente svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela, lo scrutinio si è concluso con il rinnovo del mandato a Novella Pastorelli. Ha sorpreso la new entry in forza alla maggioranza, Salvatore Mero, viticoltore e Amministratore Delegato di Vespa Vignaioli, è stato nominato Vicepresidente del Consorzio di Tutela con Roberto Erario. Mero era uno dei fondatori del cosiddetto “Comitato di Salvaguardia del Primitivo di Manduria” soprannominato “Comitato Dissidenti”. A suo tempo l’organismo era nato in contrapposizione al Consorzio per alcune sue scelte che, se fossero state adottate, secondo i promotori del comitato, avrebbero potuto pregiudicare il futuro stesso del famoso vitigno. Questa nomina cambia l’asset delle parti? Abbiamo sentito il diretto interessato per approfondire le ragioni di tale scelta e i suoi obiettivi. “Non sono passato alla controparte, anzi, sono parte integrante e propositiva di un progetto ben più ampio a cui intendo contribuire con idee e fatti come quando è stato costituito il Comitato di Salvaguardia – afferma Salvatore Mero – Il mio obiettivo è quello di dare voce alla categoria dei viticoltori con suggerimenti costruttivi per fare qualità e valorizzare il territorio, i viticoltori sono gli attori principali del comparto. I rapporti con gli altri membri del Comitato sono rimasti immutati, continueremo ad avere un dialogo. Oggi opererò dall’interno e potrò avere un ruolo più attivo”.

Il Consorzio di Tutela del Primitivo nasce nel 1998, il suo compito è: tutela delle denominazioni, promozione e valorizzazione, informazione al consumatore e cura degli interessi generali delle denominazioni. “Cercare di ottimizzare il sistema della raccolta e distribuzione dati è uno dei compiti di cui mi faccio carico – prosegue Salvatore Mero -. Il problema è a monte, l’iter burocratico è complesso e lento, si passa dall’Agea a Agroqualità, per quanto mi compete cercherò di coinvolgere il personale interno per ridurre i tempi di attesa tra la raccolta dati, elaborazione e divulgazione degli stessi al fine di consentire alle aziende associate  di poter programmare le proprie attività”. Nel frattempo, l’ex “Comitato dissidenti” ha avviato la procedura per trasformare il comitato in associazione, il nome non è ancora stato scelto. “L’associazione sarà formata da soli viticoltori, lo scopo è raccogliere idee da convertire in progetti strategici per cercare di superare questo periodo abbastanza complicato per il settore – dichiara Michele Schifone, uno degli ideatori -. L’associazione si costituisce per aprire un dialogo costruttivo con tutti gli attori della filiera, soprattutto con il Consorzio di Tutela del Primitivo, è dare la giusta dignità al viticoltore. Con Salvatore Mero abbiamo condiviso tantissime idee ottenendo, grazie al contributo di tutto il comitato, interessanti risultati, uno su tutti l’annullamento della trasformazione da Dop in Docg. In tempi non sospetti abbiamo proposto la fascetta di stato, successivamente approvata dal Consiglio, abbiamo anche proposto il rosato di primitivo Doc, sono fiducioso che il nuovo Cda porterà avanti questa proposta”.