(ph Ansa)
Sono oltre 21 milioni le bottiglie di Barbera d'Asti prodotte nel 2017 (+6,3%) nei 167 Comuni delle province di Asti e Alessandria.
Lo ha detto il presidente del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici, alla conferenza “Paesaggi della Barbera d'Asti e dei vini del Monferrato: da patrimonio vitivinicolo a brand”, oggi ad Asti. “E' stata una vendemmia scarsa, ma di alta qualità – ha ricordato Mobrici – per tutte le 12 denominazioni tutelate e promosse dal Consorzio (10 Doc, 2 Docg e il Nizza Docg in attesa di riconoscimento) e che rappresentano il 73,4% della superficie vitata idonea destinata a denominazione di origine nella provincia di Asti”. Dai dati raccolti dal Consorzio emerge che nel 2017 sono uscite dalle cantine 2.287.193 bottiglie in più delle 12 denominazioni tutelate (+3,6%), a fronte di un calo della produzione complessiva in vendemmia (-17,2%). Tra le performance migliori registrate nel 2017 la Barbera d'Asti Docg Superiore (+16%), della tipologia Nizza (+17,2%) con una produzione di 369.861 bottiglie e del Piemonte Barbera (+5%). Un'altra Docg che sta andando bene è il Ruchè di Castagnole Monferrato: 834.757 bottiglie, +7,6% rispetto al 2016. Nel 2017, l'imbottigliato complessivo delle denominazione tutelate dal Consorzio è stato di 66.587.240 bottiglie.
C.d.G.