Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

“Consorzi in prima linea per promuovere e tutelare le produzioni di eccellenza italiana”

04 Marzo 2020
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Non sono mancati i commenti degli addetti ai lavori alla presentazione del XVII Rapporto Ismea-Qualivita (leggi questo articolo>).

“L’Italia conferma la sua leadership europea nei prodotti di qualità certificata. E cresce – dice il ministro per le politiche agricole Teresa Bellanova – È questo il forte valore delle Dop Igp ed è bene che il Rapporto 2019 Ismea-Qualivita lo sottolinei con dati al tempo stesso significativi e istruttivi. Perché certificano il peso delle Dop nell’economia agricola italiana, il ruolo strategico che assumono nel posizionamento globale e nella competitività del nostro made in Italy. Questi prodotti sono la nostra identità e per questo sono così tanto apprezzati e anche imitati nel mondo. E se sono capaci di conquistare spazi globali, le loro radici nei territori e nelle filiere sono fortissime. Che tutti questi elementi oggi si riverberino nei rapporti con l’industria dei prodotti trasformati e nella valorizzazione in etichetta di questo connubio, ambito in cui le Dop Igp negli ultimi anni sono cresciute molto, è dato di grande interesse e dalle evidenti potenzialità. Un legame proficuo che contraddistingue un’esperienza tutta italiana, grazie anche al ruolo in questa direzione svolto dal nostro Ministero, che può a giusta ragione costituire un modello di riferimento per tutta l’Unione europea”.

“In un sistema in rapida evoluzione, che si trova ad affrontare drastici e repentini cambiamenti, si rende necessario per gli operatori avere strumenti che permettano di capire le mutazioni in atto e di adeguarvisi – spiega Cesare Mazzetti, presidente Fondazione Qualivita – Il rapporto Ismea-Qualivita, frutto di una collaborazione che dura da 17 anni, costituisce uno strumento unico ed efficace per svolgere tali funzioni informative nell’ambito del sistema italiano delle Indicazioni Geografiche. Le peculiarità del sistema, caratterizzato da un elevato frazionamento di operatori e da una moltitudine di denominazioni grandi e piccole, richiede un compendio organico che dia una visione di insieme oltre a dati di dettaglio sui quali non solo i Consorzi e i loro soci, ma anche le Istituzioni e il mondo politico possono contare per le proprie decisioni a breve e medio termine”. “Il rapporto Ismea-Qualivita, giunto alla XVII edizione, ci dimostra ancora una volta che il settore delle Indicazioni Geografiche sta dando risultati concreti – aggiunge Enrico Corali, presidente Ismea – Non solo il valore della produzione complessiva ha superato i 16 miliardi di euro e l’export, per la prima volta, i 9 miliardi, ma l’attenta analisi dei dati dimostra una ricaduta economica positiva in tutte le province del nostro Paese delineando un modello vincente che, con una osmosi tra piccole realtà produttive e grandi distretti, dà lustro al territorio e crea reddito”.

“I dati e le statistiche contenute nel XVII Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane – spiega il Presidente di OriGIn Italia Cesare Baldrighi – non fanno che confermare la rilevanza dei prodotti Dop e Igp nel Sistema Italia. La nostra Associazione OriGIn Italia, interlocutore unico per la tutela degli interessi di tutta la filiera delle Indicazioni Geografiche, ha di fronte a sé un comparto in perfetta salute, in cui permane alta l’attenzione alla qualità produttiva ed anche alle positive ricadute economiche intervenenti sui territori di riferimento. Ad oggi ci pregiamo di rappresentare 82 soci tra
Consorzi ed Associazioni come Afidop e Isit, rappresentativi del 93% del valore totale della produzione Dop, Igp e Stg. Il nostro impegno in direzione della massima valorizzazione delle produzioni di eccellenza è costante in ogni suo aspetto, così come l’interessamento verso gli adeguamenti normativi dei Consorzi e la Politica Agricola Comunitaria”. “I Consorzi di tutela sono ogni giorno in prima linea per promuovere, valorizzare e tutelare i vini italiani a Denominazione di Origine – dice Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc – I risultati export raggiunti nel 2019, + 1,6 miliardi di euro per i vini Dop, + 9% rispetto all’anno precedente, dimostrano, ancora una volta, quanto sia fondamentale quest’attività per raggiungere sempre maggiori traguardi. Il Rapporto Ismea-Qualivita fornisce ai Consorzi di tutela un prezioso contributo per proseguire nella giusta direzione, fotografando i settori food & wine di qualità italiani e mettendo a disposizione un’attenta analisi dei valori economici conseguiti dalle nostre Denominazioni di origine. Siamo grati a Qualivita e ad Ismea per averci offerto come ogni anno tale opportunità di conoscenza che contribuisce a migliorare le preformance del nostro settore”.

“I dati di settore della DopEconomy del XVII Rapporto Ismea-Qualivita, evidenziano come nel corso di questi ultimi anni il sistema delle Dop Igp abbia contribuito alla definizionedi un’Italia agroalimentare policentrica con l’affermazione di numerosi distretti nel Paese che delineano zone a vocazione agricola e vitivinicola – conclude Mauro Rosati, Direttore Generale Fondazione Qualivita – Nell’ambito di tali distretti, il sistema delle Indicazioni Geografiche riveste un doppio ruolo strategico: da una parte, con i suoi prodotti, è un forte attrattore turistico e un elemento di qualità diffusa nei territori che funge da collettore per lo sviluppo locale; dall’altra rappresenta un cluster sempre più prezioso per l’industria alimentare italiana, nella quale riesce a generare valore aggiunto nel segno della qualità. Un doppio ruolo, questo, che può essere fattore chiave di salvaguardia, spinta e rinascita nel tessuto italiano, che trova la sua ricchezza e il suo fermento anche al di là dei grandi distretti produttivi”.

C.d.G.