Si sono da poco spente le luci della ribalta sul 31° Concours Mondial de Bruxelles, svolto quest’anno per la prima volta nella sua storia nel continente americano, nella città di León, Stato di Guanajuato, in Messico. Il risultato dell’Italia è più del 31% di medaglie e quindi al di sopra del 30% max che concede il Concorso per l’insieme dei vini in gara. Nello specifico: 15 medaglie Gran Oro il più grande numero di tutti i paesi partecipanti, dove solo l’1% dei vini in competizione ottengono la Gran Oro (3 Lombardia, 2 Toscana, 2 Piemonte, 2 Puglia, 1 Lazio, 1 Friuli-Venezia Giulia, 1 Sicilia, 1 Veneto, 1 Calabria, 1 Campania); 167 medaglie d’Oro (31 Veneto, 26 Toscana, 23 Sicilia, 23 Puglia, 15 Piemonte, 13 Sardegna, 8 Lazio, 6 Lombardia, 5 Abruzzo, 5 Campania, 3 Calabria, 2 Trentino-Alto Adige, 2 Umbria, 2 Marche, 1 Basilicata, 1 Friuli, 1 Emilia, 1 Friuli-Venezia Giulia); 218 medaglie argento (15 Piemonte, 29 Puglia, 37 Toscana, 36 Sicilia, 24 Veneto, 18 Sardegna, 13 Abruzzo, 9 Trentino-Alto Adige, 7 Friuli-Venezia Giulia, 6 Calabria, 6 Campania, 6 Lazio, 2 Umbria, 2 Lombardia, 2 Marche, 2 Molise, 2 Basilicata, 1 Liguria, 1 Emilia).
Trofeo Sylvain del miglior vino barricato consegnato ad un’azienda del Piemonte. Collina Serragrilli – Lequio G. Rosanna Az. Agricola. Sono stati 7.500 i vini rossi e bianchi provenienti da 42 Paesi che sono stati degustati alla cieca da 350 degustatori professionisti di 45 nazionalità diverse. La 31esima edizione del Concorso è stata organizzata sotto gli auspici della Semana del Vino. Baudouin Havaux, Presidente del Cmb, ha preso la parola con evidente emozione: “Il CMB vuole essere un indicatore delle tendenze del mercato. Abbiamo individuato tutto il potenziale del Messico quando abbiamo deciso di investire qui qualche anno fa. La rapida evoluzione della sua realtà vinicola dimostra che avevamo ragione, e questo è motivo di vero orgoglio. Oggi il Paese vanta una varietà di vitigni e centinaia di produttori di qualità che si distinguono a livello internazionale e in particolare al CMB. Dall’esperto di vino all’amatore curioso, è innegabile che i vini messicani meritano l’attenzione di tutti. A Guanajuato, più che mai, il vino è parte integrante del turismo e il concorso farà conoscere ai 350 giudici provenienti da tutto il mondo i pregi di una regione vinicola che unisce paesaggi magnifici, gastronomia e vini di qualità. Questi giudici diventeranno senza dubbio i nuovi ambasciatori di una regione che vale davvero la pena visitare”.
Carlos Borboa Suárez, Direttore per l’America Latina e il Nord America del Concours Mondial de Bruxelles, aggiunge: “È un grande orgoglio coordinare l’organizzazione di uno dei più importanti concorsi enologici a livello internazionale, qui in Messico. È un grande risultato per Guanajuato e per tutto il Messico, che inoltre riconferma il posto che hanno oggi nella sfera più alta del mondo del vino”. Diego Sinhué Rodríguez, Governatore di Guanajuato, è entusiasta: “La Guanajuato Wine Week 2024 e il Concours Mondial de Bruxelles trasformeranno la nostra amata città di León nella capitale mondiale del vino. Un’opportunità straordinaria per mostrare il ricco patrimonio storico e culturale di Guanajuato e l’eccellente qualità dei suoi vini, riconosciuta oggi a livello mondiale, con oltre 350 medaglie vinte in concorsi nazionali e internazionali”. Guanajuato vanta un ricco patrimonio viticolo che risale al periodo coloniale, quando i conquistadores e i missionari spagnoli introdussero le prime viti europee che furono piantate nel nord dell’attuale Città del Messico, passando appunto per Guanajuato. Le caratteristiche agro-climatiche di Guanajuato hanno conferito un carattere unico ai suoi vini, oggi prodotti principalmente nei comuni di Dolores Hidalgo, San Miguel de Allende, San Felipe, San Francisco del Rincón, l’omonima capitale Guanajuato, León, Salvatierra, Comonfort e San Diego de la Unión.
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