Si è da poco conclusa la sessione dei vini rosati del Concours Mondial de Bruxelles, svolto a Spalato in Dalmazia (Croazia), che ha decretato che il miglior vino rosato al mondo è italiano Sono stati 1.205 vini rosati di tutto il mondo che si sono contesi le ambite medaglie del Cmb. Sono stati 55 i degustatori internazionali, tra cui giornalisti, enologi, buyer e formatori, di 23 nazionalità diverse provenienti dal mondo intero, che hanno assegnato medaglie d’Argento, d’Oro e Gran Medaglia d’Oro a vini provenienti da 32 paesi. Il “Trofeo Vinolok” Rivelazione internazionale, Gran Medaglia d’Oro, è andato a un vino rosato italiano: Villa Codevigo Gaudenzia 2019, della tenuta Vigneti Villabella. L’azienda veneta non si è accontentata di questa prestigiosa medaglia poiché ha ottenuto anche tre medaglie d’Oro e una d’Argento. In effetti, tutti i suoi vini sono stati premiati, un vero e proprio exploit che testimonia il suo grande impegno nella produzione di vini di qualità.
L’Italia si è confermata leader nella produzione di grandi vini rosati con ben 76 vini premiati. Il 32% dei vini italiani iscritti ha ottenuto un riconoscimento! Le regioni con il maggior numero di medaglie sono state la Puglia 26 e il Veneto 16, Abruzzo 8, Sicilia 5, Sardegna 4, Calabria 3, Toscana 2, Lombardia 3, Lazio 2, Campania 2, Friuli-Venezia Giulia 2, Emilia – Romagna 1. Oltre alla Rivelazione internazionale del concorso, un altro vino italiano ha vinto il premio più importante della competizione, una Gran Medaglia d’Oro: il Sangro Rosato 2023 della Cantina Frentana. In un panorama di grandi nazioni produttrici di vino rosé, due Paesi si sono distinti con 18 medaglie ciascuno: Croazia e Romania. La Rivelazione semi-secco è andata a un vino rumeno, il C’est Soir – Busuioaca De Bohotin Semisweet.
La Croazia possiede circa 20.000 ettari di vigneti, alcuni dei quali sono dedicati ai vini rosati. La regione vinicola della Dalmazia si trova nel sud del Paese. Il vino viene prodotto sull’isola di Hvar e nella regione vinicola dalmata da oltre 2.500 anni. È qui che si trovano i più antichi vigneti al mondo coltivati ininterrottamente, come la piana di Stari Grad, patrimonio mondiale dell’Unesco. La vite è coltivata da secoli anche in altre zone della regione, come l’isola di Vis e la penisola di Peljesac, dove sono presenti quasi esclusivamente vitigni autoctoni, utilizzati per produrre vini unici. Diverse denominazioni di origine protetta (Dop) della regione vinicola dalmata sono riconosciute a livello nazionale.
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