Giurati provenienti da tutto il mondo, si sono riuniti all’Nh collection Hotel Palacio de Burgos, in Spagna per la diciannovesima edizione del concorso enologico “Premio Zarcillo” che premia le migliori etichette spagnole e portoghesi. Al termine delle degustazioni, rigorosamente alla cieca, la giuria internazionale ha assegnato 18 grandi viticci d’oro, 89 viticci d’oro e 174 viticci d’argento. In totale sono stati premiati circa il 20 percento dei campioni presentati. Per quanto riguarda il Gran Zarcillo de Oro, 13 vini provengono dalla Spagna e il resto proviene da altri paesi: quattro dal Portogallo e uno dall’Australia. Dello Zarcillo d’oro, 70 provengono dalla Spagna e 19 da altri paesi, con la seguente distribuzione: 16 dal Portogallo, due dall’Argentina e uno dalla Germania. E tra i viticci d’argento, 129 provengono dalla Spagna e 45 da altri paesi: 24 dal Portogallo, otto dalla Germania, sei dal Brasile, due dall’Australia, due dalla Romania, uno dal Cile, uno dalla Francia e uno dalla Croazia. Per denominazioni di origine, la Do Ribera del Duero si distingue con cinque grandi viticci dorati, 22 viticci d’oro e 30 viticci d’argento.
Al concorso sono stati presentati 1.451 campioni, oltre mille provenienti dalla Spagna, circa 300 dal Portogallo, il resto da altri paesi. La giuria era composta da 90 assaggiatori provenienti da 22 paesi. A rappresentare l’Italia anche l’enologo Gianni Giardina esperto degustatore internazionale, ambasciatore della viticoltura eroica Cervim: “Ormai è da oltre 30 anni che presiedo le commissioni internazionali in giro per il mondo – dice Giardina – E non è la prima volta che sono giurato in questo concorso che si tiene ogni due anni. Posso dire che la crescita qualitativa dei vini spagnoli e portoghesi è davvero evidente, soprattutto negli ultimi sei anni. E soprattutto nei vini da dessert e liquorosi. Ma ho apprezzato tantissimo i bianchi, c’è un grande livello”. Giardina ha fatto parte della commissione che ha giudicato i vini liquorosi, come i Madeira, lo Jerez, Ximenez, Porto, “grandi – dice Giardina – come il nostro Marsala”. A proposito: proprio il vino siciliano sarà protagonista al Vinitaly di una spettacolare degustazione con le annate storiche per celebrare i 250 anni di questo splendido vino.