Provvedimenti importanti approvati ma anche 200 sedute tra Camera, Senato e Commissioni finite nel nulla. Chiude tra luci e ombre il bilancio della 17^ Legislatura per il comparto agricolo.
Lo evidenzia L’Informatore Agrario che, nell’ultimo numero in distribuzione, fa il punto sulla produzione legislativa dell’ultimo quinquennio dai provvedimenti approvati alle promesse mancate, non senza sprechi di energie e risorse parlamentari. Se alcuni temi importanti come l’esenzione dei versamenti Irap e Imu, il caporalato, l’agricoltura sociale e la tutela della biodiversità agraria e alimentare hanno trovato una prima risposta normativa, sono molti i provvedimenti ancora in attesa di approvazione. Si va dalle norme più discusse come il contenimento del consumo di suolo (che ha interessato 67 sedute complessive tra Camera, Senato e relative commissioni) o la “riforma dei Parchi” (103 sedute per la prima lettura e 18 per la seconda), fino a leggi politicamente meno scottanti come il sostegno all’agricoltura contadina (8 sedute), la valorizzazione dei prodotti a “km zero” (17 sedute) e la disciplina dell’enoturismo (parzialmente inserito nella legge di bilancio 2018 dopo 11 sedute di commissione). A ostacolare l’evoluzione legislativa del comparto, oltre a un’attività parlamentare fortemente dispersiva, il proliferare di iniziative e interessi microsettoriali che certo non hanno giocato a favore della necessaria razionalizzazione normativa. Una razionalità che, sottolinea il settimanale, sembra mancare anche in presenza di un forte sostegno politico, come nel caso della proposta di legge sulla riforma dei reati in materia agroalimentare. In pellegrinaggio dal 2015 e poi lasciato nel dimenticatoio per due anni, lo strumento normativo per combattere l’agropirateria e l’Italian sounding è oggi in attesa di approvazione da parte del Parlamento che verrà.
C.d.G.