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Scenari

Chic Chef, 2021 da ricordare: “Abbiamo portato in giro le eccellenze italiane”

27 Dicembre 2021

di Michele Pizzillo

Ed anche in un anno complicato come il 2021 gli associati di Chic (Charming Italian Chef) hanno portato a termine il programma del loro format “In The Kitchen Tour 2021” che ha lo scopo di far conoscere i diversi territorio della nostra Penisola.

Conoscenze che hanno al centro chef e professionisti come pasticceri, pizzaioli, gelatieri che grazie a questo format, hanno la possibilità di incontrare le realtà regionali, in particolare piccoli e medi produttori ma di altissima qualità e, insieme, confrontarsi sulle materie prime, su nuove sperimentazioni in cucina e altri impieghi innovativi dei prodotti del territorio scelto per l’incontro. Per l’appuntamento che ha concluso l’anno, i professionisti associati a Chic hanno scelto il Piemonte e una storica location di Torino, “Villa Sassi”, perché in questa regione l’enogastronomia ha un ruolo importantissimo con i suoi 370 prodotti agroalimentari tradizionali che mette a disposizione dei consumatori. In Piemonte, inoltre, la cultura del buon vivere ha trovato nell’eccezionale livello dei prodotti tipici regionali e nella ricchezza della tradizione culinaria subalpina un caposaldo importantissimo e uno straordinario valore da promuovere. E, pertanto, un contesto ideale per il format unico di “In The Kitchen Tour” che avvalora anche la scelta ideata per far conoscere i diversi territori dell’Italia.

Tant’è vero che l’evento di Torino ha visto la presenza sia di chef soci Chic come Marco Sacco, chef patron del pluristellato Ristorante Piccolo Lago di Verbania, altri chef stellati come Christian Balzo, del Ristorante Piano 35 di Torino e Jorg Giubbani dell’Orto by Jorg Giubbani di Moneglia (Ge), nonché lo chef consulente Pier Giorgio Parini e Giorgio Servetto di Alassio (Sv), Enrico Bergonzi chef patron del ristorante Al Vedel – Podere Cadassa di Colorno (Pr) e Roberto Pirelli del Ristorante ViDi – Portopalo di Capo Passero. Ma, anche, come ospiti, molti chef che non sono associati a Chic che, però, hanno colto l’opportunità di potersi confrontare con i colleghi che aderendo ad una associazione, seguono dei progetti che vanno condivisi con più persone; ma, anche, per degustare alcuni piatti icona di Alessandro Brega, executive chef del ristorante Cloud9 di Villa Sassi nonché gli imperdibili “Riso in risaia” preparato da Christian Balzo e “Porca costina” dello chef Marco Sacco. La cena placè di Villa Sassi, come tutti gli appuntamenti del format “In The Kitchen Tour”, era aperta al pubblico.

D’altronde Chic è stata la prima Associazione che ha coinvolto tutto il mondo della ristorazione in modo che ognuno possa esplicare il proprio ruolo sempre con rispetto, impegno e passione ed ha dato vita ad un progetto etico di sostenibilità in cucina “Chic Respect”. Con questa idea, l’associazione ha creato un modello di consumo responsabile che promuove una dieta equilibrata, a beneficio della salute dell’uomo e dell’ambiente. Si tratta di una serie di “buone pratiche” di condotta virtuosa, che traducono il concetto di sostenibilità nel mondo della ristorazione. Queste linee guida sono condivise da oltre 100 professionisti della cucina dell’associazione Chic, che – nella preparazione dei propri piatti – mettono in opera semplici accorgimenti nelle scelte e azioni quotidiane con lo scopo di attuare un maggior rispetto dell’ambiente.