Circa il 5 per cento, ma l’annata 2014, però, è stata da record
Le grandinate ci sono state, ma in zone localizzate e comunque hanno causato danni lievi.
In ogni caso il 2015 sarà un anno di calo del raccolto. Nulla di allarmante se paragonato al 2014, quando nel Chianti si registrò uno dei record di raccolto. Il 2014, verrà dunque, inserito tra le annate di produzione media.
““Dopo una primavera ottima, con buone condizioni climatiche che hanno favorito una piena e sana allegagione, abbiamo avuto un estate molto calda, con temperature anche fino a 38° – dice Marco Alessandro Bani, direttore del consorzio Vino Chianti -, interrotte poi da abbondanti piogge che hanno favorito un buon ciclo vitale della pianta determinando così un anticipo di circa sette, dieci giorni. La fase di maturazione delle uve prosegue bene, l’uva si presenta molto sana”.
La vendemmia ancora non ha dato molte risposte, ma i produttori hanno tutti gli occhi puntati al cielo, visto che l’andamento climatico delle prossime settimane sarà fondamentale per il completamento della maturazione di uve che ad oggi sono idonee a dare un gran prodotto.
C.d.G.