In questi anni Giancarlo Perbellini ci ha abituato a tante sfide e ancora una volta non smette di stupire annunciando un nuovo inizio, che segna un’evoluzione storica nel suo percorso.
Il cuoco veronese ha rilevato uno dei locali simbolo della città di Verona, il ristorante “12 Apostoli”, che diventerà presto la sua “Casa”. Nel mese di luglio, dopo 9 anni, Giancarlo Perbellini lascerà piazza San Zeno per trasferire la sua cucina e la sua squadra in vicolo Corticella San Marco, a due passi da piazza delle Erbe, in uno dei templi della ristorazione italiana, tra i locali più antichi della città, luogo di contaminazioni di sapori e di saperi, di arte e architettura, che fu a lungo frequentato da scrittori, musicisti, pittori e rappresentanti delle istituzioni, fucina del “Premio 12 Apostoli”, ideato da Giorgio Gioco, istrionico cuoco e poeta, tra i grandi protagonisti della storia della ristorazione italiana. Al suo fianco, nel 1984, Giancarlo Perbellini iniziava, giovanissimo, a muovere i primi passi in quella che all’epoca era considerata una delle cucine più prestigiose e innovative d’Italia, ristorante stellato già nel 1958 quando l’ambìto riconoscimento venne assegnato per la prima volta nel nostro paese. Oggi, 39 anni dopo e con una carriera costellata di successi, è pronto a tornare e a portare la sua visione, guidato dalla stessa passione e dallo stesso entusiasmo di allora.
“Una sera, mentre passeggiavo con mia moglie Silvia in centro, passando davanti al ristorante “12 Apostoli” abbiamo avuto entrambi lo stesso pensiero e ci siamo detti “questo sarebbe il luogo ideale per la nostra Casa più grande”. E il destino ha voluto che il giorno dopo ricevessimo la telefonata di Antonio, il figlio di Giorgio Gioco – dichiara Giancarlo Perbellini – Chi conosce la mia storia professionale e la storia gastronomica di Verona sa benissimo che cosa ha rappresentato il ristorante 12 Apostoli per me e per questa città. Di fronte a questa possibilità, non ho avuto dubbi: è la “Casa” che ho sempre sognato. Ed è proprio vero, se puoi sognarlo puoi farlo, e sono convinto che nulla arrivi per caso”. E ricordando la figura di Giorgio Gioco, aggiunge: “Era una persona di grande spessore e cultura, rappresenta un pezzo di storia di questa città, noto a tutto in mondo. A lui ho dedicato un omaggio, la Millefoglie di gorgonzola, sedano e tartufo nero 12 Apostoli, rivisitazione di uno dei suoi piatti, una connessione simbolica con la mia Millefoglie. Ancora oggi mi capita di prendere spunto da alcune delle sue creazioni”.
Il locale sarà presto interessato da un importante restyling architettonico, studiato per valorizzare gli ambienti, in linea con il concept di “Casa Perbellini”. “Questa per me e per la mia squadra rappresenta una nuova sfida. – afferma Giancarlo Perbellini – Tutti i limiti strutturali che mi hanno sempre impedito in qualche modo di esprimermi al cento per cento non ci saranno più. Arricchiremo il ristorante di ulteriori spazi e creeremo un benvenuto dedicato all’accoglienza degli ospiti. Prevediamo anche una sala a uso esclusivo per eventi privati. Guadagneremo circa 10 coperti e allargheremo la brigata. La cucina resterà a vista. In tavola, oltre al menù degustazione, introdurrò anche una Carta, come al Trussardi di Milano, e non mancheranno omaggi rivisitati alla cucina di Giorgio”. Una novità che ha sorpreso molto anche gli addetti ai lavori. Nella sua ultima intervista, fatta al nostro giornale (leggi qui>), Perbellini non aveva nemmeno accennato all’idea di una nuova location per il suo ristorante.
C.d.G.