di Clara Minissale
Gli agrumi della provincia di Palermo in profumi e cosmetici di Chanel e de L’Oreal.
La Agrotrade, industria di trasformazione agrumicola di Ficarazzi, nel palermitano, è tra i principali fornitori della maison francese e della nota azienda beauty. Qualche mese fa, delegati dei due colossi sono stati in visita agli agrumeti per verificare che la coltivazione risponda ai requisiti da loro richiesti “e sono rimasti davvero entusiasti di quello che hanno visto”, racconta Andrea Martorana, 25 anni, amministratore della Agrotrade srl, terza generazione della famiglia che da settant’anni lavora nel settore della coltivazione e trasformazione degli agrumi nel comune a pochi chilometri dal capoluogo siciliano.
A far gola ai francesi sono soprattutto i mandarini verdi, molto usati nell’industria dei profumi, mentre i limoni sono più utilizzati nell’industria dolciaria: “In circa l’80 per cento dei profumi c’è una percentuale di mandarino verde – dice Martorana – Noi raccogliamo quelli di Ciaculli, chiudendo una catena di custodia del prodotto. Ci sta molto a cuore la tutela ambientale, non usiamo pesticidi né diserbanti e lavoriamo anche col biologico. Quando i delegati delle aziende francesi hanno visto il prodotto in campo, sono rimasti stupiti perché di solito loro hanno a che fare direttamente con le essenze. Vedere gli agrumeti con i propri occhi è tutta un’altra storia”. La Agrotrade, fino a qualche anno fa, era a capo di un consorzio di produttori “ma oggi le imprese sono molte meno – racconta l’amministratore dell’azienda – e quindi ci siamo trasformati in srl. Solo per i mandarini, a noi conferiscono un centinaio di produttori ai quali diamo le linee guida per avere un prodotto uniforme e controllato”. I mandarini verdi del palermitano arrivano, quindi, alla Simone Gatto a Torregrotta, vicino Milazzo, nel messinese – eccellenza siciliana nella trasformazione di oli essenziali e succhi naturali di agrumi, che esporta in ventisette nazioni nel mondo – e da lì, direttamente in Francia.
Quest’anno, a giungere Oltralpe sono stati un milione e seicentomila chili di mandarini palermitani, trasformati in essenza. Il profumo della Conca d’oro non è mai stato così verde.