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Scenari

Champagne per la Festa degli innamorati: il decalogo per non fare cattive figure a tavola

14 Febbraio 2022
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di Michele Pizzillo

Una ricorrenza come quella di San Valentino probabilmente merita la stessa attenzione che solitamente si riserva ai grandi appuntamenti.

E, così, per stupire ancora di più il proprio partner, un po’ tutti consigliano di prestare la massima attenzione per non fare errori. Sia nella scelta della location che nella selezione dei prodotti da mettere in tavola. E’ chiaro che in questo caso il riferimento è ad una cena romantica in un posto dove si è soli che, solitamente, potrebbe essere la propria abitazione. E, quindi, tutto va studiato nei minimi particolari per stupire – o meglio – emozionare la dolce metà con una cena romantica indimenticabile perché si troverà davanti ad una tavola di cui non sa niente di cosa mangiare, dei vini scelti, della preparazione della tavola stessa. Se si decide di pasteggiare con quello che è conosciuto come il “vino dei re”, cioè lo Champagne, ottimi suggerimenti ci arrivano dal team italiano di Domenico Avolio del Bureau du Champagne, l’ente che controlla la produzione – sia delle grandi Maison, dei piccoli viticoltori, delle cooperative – di questo gioiello dell’enologia che è sempre un piacere degustare e in modo particolare in eventi da iscrivere nei propri ricordi indimenticabili. Cosa dicono gli esperti? “Stappare e degustare una bottiglia di Champagne, oltre che un piacere, è un rito che affonda le radici in una tradizione centenaria. Per questo, soprattutto quando si stappa una bottiglia per festeggiare un momento speciale, è bello conoscere e rispettare alcune regole, che permettono di esaltare le caratteristiche di quello che, oltre che un vino prezioso, è un piacere dei sensi”. E via con il decalogo del perfetto degustatore di Champagne, a prescindere del valore e della notorietà dell’etichetta che si intende stappare.

REGOLA NUMERO 1

Lo Champagne si serve fresco, mai freddo. Una temperatura troppo bassa impedisce di apprezzare pienamente i profumi e di riconoscere al gusto le sfumature più fini ed eleganti tipiche dello Champagne. La temperatura ideale di servizio è tra gli 8 e i 10 gradi e si ottiene lasciando la bottiglia per circa tre ore nello scomparto più basso del frigorifero. L’ideale è però raffreddare lo Champagne nel tipico secchiello, per venti minuti, in una miscela di ghiaccio, acqua e sale.

REGOLA NUMERO 2

Non fate il botto. Mai! Quando stappate una bottiglia di Champagne, impugnate con sicurezza il tappo ed estraetelo ruotandolo leggermente senza lasciarlo: il suono che apre un momento speciale deve essere come un soffio.

REGOLA NUMERO 3

Non riempite il bicchiere fino all’orlo e ricordate che lo Champagne si versa in due tempi a distanza di pochi secondi. In questo modo il tipico collare di bollicine che si forma in superficie durerà più a lungo nel bicchiere ed eviterete che l’esuberanza dell’effervescenza faccia traboccare il bicchiere. Riempirete la flûte per due terzi, in modo da lasciare agli aromi lo spazio per esprimersi pienamente.

REGOLA NUMERO 4

Preferite bicchieri a tulipano. Le coppe, oltre che demodé, lasciano sfuggire troppo rapidamente gli aromi. Scegliete dunque una flûte con la caratteristica forma a tulipano. Quanto spessa e forte è la bottiglia, che deve contenere le turbolenze della seconda fermentazione tipica dello Champagne, tanto lieve e delicata dovrà essere la flûte, che accoglie ed esalta gli aromi di questo grande vino.

REGOLA NUMERO 5

Mai mettere la bottiglia vuota a testa in giù nel secchiello. La bottiglia va sempre riposta nel secchiello con il collo verso l’alto, anche quando è vuota.

REGOLA NUMERO 6

Servitelo con l’aperitivo, meglio ancora a tutto pasto. Crostacei, frutti di mare e canapé di foie gras sono i classici intramontabili degli abbinamenti. Ma lo Champagne è un vino da tutto pasto in grado di sposare anche piatti elaborati, fatevi guidare dal vostro enotecario nella scelta della bottiglia ideale. Ricordate di non abbinare mai uno Champagne brut con il dessert, in questo caso optate per un demi-sec.

REGOLA NUMERO 7

Lavate i bicchieri solo con acqua molto calda. Le catenelle di bollicine che dal fondo del bicchiere risalgono verso l’alto sono favorite da un’accurata pulizia del bicchiere che non deve contenere residui di detergenti. Dopo il lavaggio, preferibilmente solo con acqua caldissima, lasciate sgocciolare i bicchieri fino alla completa asciugatura. L’uso di un canovaccio potrebbe lasciare residui e odori sgradevoli.

REGOLA NUMERO 8

Asciugate la bottiglia con un tovagliolo bianco. Una volta estratta la bottiglia dal secchiello, utilizzate un tovagliolo bianco per asciugarla. Tenetela saldamente dal fondo con tutto il palmo della mano e fate in modo che l’etichetta sia rivolta verso il vostro ospite. Non rovinate l’habillage della bottiglia la parte in alluminio che avvolge il collo: ogni dettaglio è importante per esaltare l’eleganza e il pregio del “vino dei re”.

REGOLA NUMERO 9

Non fatevi cogliere impreparati dal vostro partner. Ogni Champagne ha la sua storia e il suo stile inconfondibile: raccogliete qualche informazione su quello che avete scelto. Una bottiglia di Champagne non passa mai inosservata!

REGOLA NUMERO 10

Apparecchiate la tavola con una tovaglia bianca. Lasciate che sia lo Champagne a colorare la vostra tavola. Potrete così apprezzarne l’effervescenza e le nuances eleganti, dal rosa all’oro antico. A questo punto non c’è rischio di fare errori e successo assicurato. L’abbraccio della dolce metà sarà sicuramente più caloroso.