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Scenari

C’è la firma, nasce il Bio distretto dei Nebrodi

15 Novembre 2016
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(Franceco Calanna, Antonio Ferrentino e Pippo Ricciardo)

di Francesca Landolina

Il protocollo per la costituzione del primo bio distretto siciliano è stato firmato. Nell’ambito della terza edizione del festival del giornalismo enogastronomico di Galati Mamertino (leggi qui), il presidente dell’associazione nazionale “Città del Bio”, Antonio Ferrentino, e il presidente del Gal Nebrodi Plus, Francesco Calanna, hanno dato il via al primo step. 

Nasce così il Bio distretto dei Nebrodi, per promuovere un’agricoltura biologica intesa come modello culturale, ma soprattutto come un progetto di territorio che dovrà ancor più esaltare le eccellenze produttive dei Nebrodi. Il territorio di 42 Comuni compresi nel Gal (gruppo di Azione Locale) rappresenterà uno dei bio distretti più grandi ed importanti a livello nazionale e tra i primi a livello regionale. “Bio distretto – ha spiegato Calanna –  non è soltanto l’agricoltura biologica, ma un sistema di azioni che si estende ad altri settori e che coinvolge anche la bioedilizia, la raccolta dei rifiuti differenziata, il turismo sostenibile. I Nebrodi sono il più grande contenitore naturalistico e di biodiversità della Sicilia. Qui si può creare un Bio Distretto che non è legato soltanto all’alimentazione ma è anche uno stile di vita sano”. Per il futuro, auspica e propone una certificazione delle imprese per area, e annuncia per il nuovo anno una estensione della produzione biologica raddoppiata a 340 mila ettari coltivati. “La Città del Bio – ha aggiunto – accompagnerà la nostra start up, e diventeremo un esempio di emulazione per tutta la Sicilia”. 

Entusiasta della collaborazione, anche Antonio Ferrentino: “Il Bio distretto è uno strumento che mette insieme tre elementi: paesaggio, testimonianze storiche e culturali, produzioni. Importante è parlare di territorialità e di stagionalità ancor più di biologico, perché se non leghiamo le produzioni biologiche al territorio, favoriamo le multinazionali con cui è impossibile competere. Al momento sono circa 30 i bio distretti in Italia ma il nostro obiettivo è fare nascere una rete europea delle città del Bio, che siano “letture del territorio”, uniche e inimitabili da tutelare e promuovere”.  

Al convegno, che si è concluso con la firma della convenzione, hanno partecipato anche il Sindaco di Mirto, Maurizio Zingales, e il responsabile dell’ufficio intercomunale di Sant’Agata Militello, Pippo Ricciardo.