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Scenari

Catania: contro le frodi agroalimentari un sistema di controllo più semplificato

24 Aprile 2012
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Un sistema di controllo più razionale e semplificato.

Questo è l’obiettivo che si prefigge il Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari in merito alle frodi che attanagliano il settore agroalimentare. 

Lo ha ribadito il ministro Mario Catania (nella foto) in occasione della presentazione dei risultati dell’attività operativa, riferiti al 2011, dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, del Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari, del Corpo forestale dello Stato e della Guardia Costiera-Capitanerie di Porto. 

“È opportuno evitare duplicazioni e puntare a razionalizzare e semplificare i controlli nel settore agroalimentare, ma dobbiamo sempre ricordarci che quello italiano è il miglior sistema produttivo del mondo anche perché può far leva su un elevato sistema di controlli. Destrutturarlo sarebbe un terribile autogol per il sistema delle imprese: la qualità del controllo è garanzia della qualità delle nostre produzioni”.

La protezione di cui godono i prodotti Made in Italy sarebbe garantita in Europa ma le attuali azioni, per il Ministro, non bastarebbero ribadendo come “ancora molta strada sarebbe da fare” e assicura: “Stiamo portando avanti la battaglia per ottenere l’obbligo, per ogni Stato membro, di perseguire le contraffazioni sul proprio territorio senza aspettare la denuncia del Paese che si ritiene danneggiato”.

E al di fuori della Comunità europea la tutela punta sulla registrazione dei marchi. “Nei mercati dei Paesi terzi come l’Australia, prodotti come il Prosecco  non vengono tutelati – spiega ancora Catania -. In questo caso dobbiamo attivarci in sede di Organizzazione mondiale del commercio e pensare di tutelarci anche ricorrendo alla registrazione dei marchi. Un’attività su cui il Mipaaf interviene proattivamente, assistendo i nostri operatori nella registrazione dei prodotti sui più importanti mercati del mondo”.

C.d.G.