Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha conferito a Carla Prospero Zenato l’onorificenza di Commendatore della Repubblica, titolo prestigioso destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari”.
“Sono molto emozionata nel ricevere questa importante onorificenza, soprattutto se penso a quanta strada abbiamo fatto da quei primi anni Sessanta in cui ci siamo mossi io e mio marito Sergio – dice Carla Prospero Zenato -. E ciò che più mi sta a cuore è che siamo riusciti a coinvolgere un intero territorio, contribuendo a promuovere nel mondo un pezzetto di eccellenza italiana attraverso la valorizzazione delle zone vinicole della Lugana e della Valpolicella e dei loro vini più emblematici”.
Nata a Peschiera del Garda, ha sempre coltivato un forte legame con il territorio in cui è cresciuta. Figlia di commercianti, fin da giovane ha collaborato con il padre nel negozio alimentare di famiglia. Sposatasi con Sergio Zenato, ha supportato il marito nella valorizzazione e promozione del vino Lugana prima e dei vini della Valpolicella poi, fondando nel 1960 l’azienda vitivinicola Zenato, oggi fiorente realtà che possiede circa 100 ettari vitati tra Lugana e Valpolicella e che esporta in oltre 65 Paesi nel mondo i propri vini.
Madre di due figli, Alberto e Nadia Zenato, impegnati nell’azienda di famiglia, ha sempre posto la famiglia al centro dei propri valori.
“Erano gli anni del dopoguerra, la situazione non era semplice – prosegue Carla – Io e Sergio abbiamo creduto nel nostro territorio e abbiamo deciso di investirci, proprio partendo da quel vitigno autoctono che all’epoca era utilizzato solo come un vino da tavola dei contadini, il Trebbiano di Lugana. Ci abbiamo creduto e abbiamo cominciato a proporlo fuori dalla nostra regione e fuori dall’Italia. Siamo stati i primi produttori a portare il Lugana all’estero. Ricordo ancora come se fosse oggi il viaggio negli Stati Uniti del 1979, in cui abbiamo aperto le frontiere ad un vino che oggi è conosciuto in tanti Paesi nel mondo”.
Carla e Sergio, mossi sempre da passione e tenacia e con un rapporto ravvicinato con i consumatori, avevano il polso del mercato e intuivano ch’era in corso una svolta epocale: il vino, non più percepito come alimento ma come fonte di piacere, luogo della convivialità e argomento di cultura, poteva avere un futuro soltanto se era di alta qualità. E tutte le loro scelte sono state fatte esclusivamente in quella prospettiva.
Con un particolare passione per la cura del dettaglio, per il bello e per la terra che la circondava, ha da sempre avuto un ruolo importante nel costruire l’immagine dell’azienda. E la sua casa, intorno ad una tavola sempre attentamente preparata e con curati piatti della tradizione, diveniva il luogo di incontro e di affari con clienti ed importatori.
Nel 1997 Carla intraprende una nuova sfida, riportando in vita un antico vigneto di Merlot e iniziando la produzione di un vino rosso in terra di bianchi: il Sansonina. L’azienda vitivinicola, La Sansonina, con un vigneto di 13 ettari tra Peschiera del Garda e Sirmione, produce oltre al Sansonina, un Lugana, un Lugana a fermentazione spontanea ed Evaluna, un Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
Nel 2003 Carla acquista a Bolgheri un piccolo podere di 3.8 ettari, Podere Prospero, coltivati tra uliveti e vigne di Cabernet e Merlot, situati lungo la via Bolgherese, cuore della Denominazione, e nel 2016 presenta sul mercato la prima etichetta del Bolgheri DOC Podere Prospero, annata 2013.
Nel 2019, insieme ai figli Alberto e Nadia, promuove la Zenato Academy, un laboratorio permanente di studio e sperimentazione in campo culturale e in particolare nell’ambito fotografico, con cui investire e supportare l’arte e i giovani artisti.
La sensibilità al sociale la porta a sostenere varie Associazioni e Onlus del territorio e dal 2005 la missione di frate Michael André Daniels in Guinea Bissau.
Fa parte dell’Associazione AIDDA che, con le sue 900 iscritte, si pone lo specifico obiettivo di valorizzare e sostenere l’imprenditoria al femminile e dell’Associazione Italiana Le Donne del Vino, che in Italia conta circa 800 donne unite dall’impegno per la promozione della cultura del vino.