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Scenari

Caporalato, immigrati e profughi sottopagati in cinque aziende vitivinicole del Chianti

11 Maggio 2016
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Centinaia di immigrati, soprattutto profughi appena giunti dal Pakistan e da Paesi dell'Africa sub sahariana, sfruttati e sottopagati per lavorare in cinque aziende vitivinicole del Chianti.

Gli stranieri sarebbero stati fatti lavorare in ciabatte anche a gennaio o vessati con punizioni corporali, pagati 4 euro all'ora per lavorare tutto il giorno (almeno 12 ore). E' quanto è emerso da un'indagine condotta dalla procura di Prato, da dove partiva gran parte dei profughi ospitati nelle strutture della città e dove stamattina sono state eseguite decine di perquisizioni con gli uomini della Digos, della Forestale e della Guardia di Finanza. Attualmente 12 persone sono indagate per associazione per delinquere (o per concorso esterno) finalizzata allo sfruttamento di lavoratori stranieri irregolari.

C.d.G.