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Scenari

Capodanno con il “botto” per lo spumante italiano: “salteranno” 220 milioni di tappi

31 Dicembre 2014
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È record storico per lo spumante italiano con oltre 220 milioni di tappi che salteranno tra Italia ed estero per le feste di fine anno. È quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di un risultato frutto del boom all’estero dove per le sole festività di fine anno salgono a 170 milioni le bottiglie di spumante stappate. 

Se all’estero – sottolinea la Coldiretti – non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane con un balzo del 24 per cento nelle bottiglie esportate, sulla base dei dati Istat nei primi nove mesi del 2014, per le feste correnti in Italia si stima che salteranno poco meno di 50 milioni di tappi di spumante “Made in Italy” per un valore al consumo intorno a 420 milioni di euro.

Ben l’89 per cento gli italiani non rinuncia allo spumante mentre – continua la Coldiretti – appena il 14 per cento sceglie lo champagne per un totale intorno a 2,4 milioni di pezzi compresi i regali. Si tratta di una spesa sostanzialmente stabile in linea con quanto avvenuto durante l’anno con una produzione italiana di circa 450 milioni bottiglie di spumante delle quali circa il 95 per cento con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato.

Le tipologie delle bollicine più gettonate sono il Franciacorta, il Valdobbiadene docg e il Cartizze docg che hanno evidenziato forti segnali di crescita negli anni. Un vero trionfo per le bollicine italiane si realizza all’estero. Dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno sale sorprendentemente il cotechino o lo zampone che viene gustato a tavola da quasi tre italiani su quattro (73 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (78 per cento).

L’interesse verso i cibi della tradizione popolare segna un capodanno 2015 particolarmente casalingo con quasi due italiani su tre (64 per cento) consumeranno a casa il cenone di fine anno, divisi tra chi preferisce organizzare nella propria abitazione (34 per cento) e chi è stato invitato da amici o parenti (30 per cento). Il risultato – conclude la Coldiretti -è una spesa media per la tavola di 76 euro a famiglia.

C.d.G.