(I soci della cantina Negrar)
di Maristella Vita
È stata una domenica all'insegna della classicità quella appena trascorsa dai 230 soci viticoltori in Cantina Valpolicella Negrar (VR).
L'occasione era la celebrazione degli 85 anni di attività. Una ricorrenza tanto importante da richiedere un'etichetta ad hoc, a edizione limitata, di “Amarone 2013 Domìni Veneti” dedicata ad Ulisse, figura simbolo della cantina. Certamente si è anche festeggiata la conclusione della vendemmia, soddisfacente anche se con qualche difficoltà. Salvata qualitativamente dalla collina, la raccolta 2018 torna allo stile vinicolo classico del territorio, con prodotti dal minore contenuto zuccherino. Caratteristica, questa, che incontra certamente il gusto moderno. Infatti le pendenze collinari hanno permesso alle acque in eccesso di sgrondare; l’uva così ha raggiunto una perfetta maturazione, (ma con gradazione zuccherina inferiore agli anni precedenti), un accumulo fenolico equilibrato ed un’acidità rimasta molto alta. Chiusasi con oltre il 20% in più di produzione rispetto al 2017, la vendemmia ha richiesto grande professionalità in campo, per un’adeguata difesa sanitaria delle viti, la regolazione dell’eccesso produttivo e la scelta dei migliori grappoli per la vendemmia.
Ulisse abbiamo detto. E proprio la vela di Ulisse è presente, in oro, nell’etichetta dell’85esimo su uno sfondo di onde blu, con l’eroe che sembra condurre la Cantina, con lo sguardo rivolto al futuro, nel suo viaggio iniziato nel 1933. Un “viaggio” interessante: fu infatti per difendere la Valpolicella da speculazioni finanziarie che, nell'agosto del 1933, sei imprenditori decisero di dar vita alla “Cantina Sociale Valpolicella”, con lungimiranza e l'idea innovativa di arrivare direttamente al consumatore con il prodotto imbottigliato, cinquant'anni prima di tutte le altre cantine sociali. Erano Gaetano Dall’Ora, primo presidente, Carlo Vecchi, Giovanni Battista Rizzardi, Marco Marchi, Pier Alvise Serego Alighieri e Silvio Graziani. “Da allora, la forza sempre più numerosa della nostra realtà associativa ha contribuito a farci crescere in dimensioni e modernità; ma la componente forse più importante rimane il territorio, inteso certo come patrimonio viticolo, ma anche come generazioni di viticoltori che si tramandano l’amore per una terra da tutelare e difendere”, dichiara orgoglioso Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.