“Dare dei numeri ora non sarebbe professionale, sarebbe un terno al lotto. All’inizio della primavera le previsioni sulla quantità olivicola per la produzione di olio extravergine erano buone, ma ora la siccità sta mettendo tutto in discussione. Si potranno avere delle certezze dopo le piogge di fine agosto e inizio settembre”.
A dirlo all’Ansa è Nicola di Noia, direttore generale del consorzio olivicolo italiano Unaprol. Di Noia aggiunge che sulla base delle situazione odierna si può prevedere una buona qualità della produzione perché il “caldo forte non aiuta i parassiti e al momento non sono registrati episodi di mosca olearia, ma specifica che se continua così, con questo caldo, c’è il rischio di ritrovarsi con delle olive secche e una compromissione della produzione”. Il direttore di Unaprol conclude “che fare previsioni sull’olivo non è facile perché a differenza di altre colture, con un ciclo produttivo molto lungo che va da marzo a ottobre, è più soggetto all’andamento climatico senza contare che l’Italia ha una grande differenza pedoclimatica con una variabilità tra zona e zona, elemento che non è di aiuto a fare previsioni”.
C.d.G.