Anche in Cina soffrono i vini di Bordeaux.
E' stato negli ultimi tempi il mercato più sensibilie ai prodotti di questa regione, con una crescita esponenziale dal 2005 e ad aggiudicarsi lotti stellari nelle più importanti case d'asta sono stati principalmente magnati e wine lover del Paese della Grande Muraglia. Ma c'è un aggiornamento del Conseil Interprofessional du Vin de Bordeaux ( CIVB ) che rivela una tendenza con il segno meno. Le vendite di Bordeaux sono scese del 1,4 per cento, in termini di valore, per un volume di affari di 4,242 milardi di euro. La quantità di bottiglie invece è aumentata nel 2013, con 742 milionidi bottiglie, solo dello 0,3%. Punti percentuali critici dato che Cina e Hong Kong, da sole, rappresentano un quarto di tutte le vendite di Bordeaux.
I consumatori facoltosi avrebbero deciso di tagliare gli investimenti sulle prestigiose bottiglie Made in France, dice il Conseil quasi di un quinto. Ad influire anche la condotta della classe dirigente su cui pesa l'ombra della corruzione, e vini di questo calibro, Premier, Cru, sono sempre stati, quasi per costume in quel Paese, uno strumento per intessere relazioni.
In generale, il mercato del vino registra una frenata dell'ordine del 16 per cento in volume e il 18 per cento in valore. Un calo che sta costando una perdita di circa 60 milioni di euro. Se in Cina quindi il Bordeaux al momento è poco performante, nel Vecchio Continente sembrano riprendere le vendite, ma solo in volume. Il valore continua la sua caduta, che adesso ha raggiunto il meno 5%.