L’accordo c’è, la firma anche. Ma non si conoscono i dettagli economici.
La famiglia Antinori ha acquisito la maggioranza della Jermann Srl la storica cantina che si trova in Friuli Venezia Giulia. La notizia è stata confermata da un breve comunicato stampa “lanciato” nel primo pomeriggio di oggi. Dopo 40 anni, dunque, Silvio Jermann, alla guida dell’azienda di famiglia, ha firmato un contratto con Piero Antinori. Due nomi che hanno segnato una tracica profonda nella storia del vino italiano: innovatori, visionari e alla ricerca continua di eccellenza. “La collaborazione con Antinori è un nuovo inizio, una decisione presa per affrontare al meglio i tempi che viviamo, nel segno della tradizione famigliare”, dice Silvio Jermann. “Condividiamo con Silvio gli stessi valori di rispetto per la tradizione famigliare, passione per le sfide, rispetto per la terra – dice Piero Antinori – Il nostro desiderio è quello di garantire sviluppo e continuità in piena collaborazione con Silvio e con quanto ha fatto in questi 40 anni”. Vignaioli storici da quasi 150 anni, l’azienda Jermann produce alcuni dei vini bianchi italiani più rappresentativi nel mondo. Due le cantine in Friuli Venezia Giulia, quella di Farra d’Isonzo e Dolegna del Collio, frazione di Ruttars, per un totale di 170 ettari di vigneto situati nelle posizioni tra le più vocate della regione.
Aggiunge Renzo Cotarella, amministratore delegato di Antinori: “Quello che nasce con Jermann è un sodalizio che va nella stessa direzione. Abbiamo molte cose in comune: la ricerca del meglio, la voglia di innovazione, l’ossessione del prodotto tanto che l’anima della cantina friulana è sovrapponibile su quella di Antinori”. Poi Cotarella chiarisce: “Sull’aspetto commerciale è tutto da definire, ora è un poco prematuro”. Poi con un neologismo dice: “Antinorizzare Jermann non è il nostro obiettivo. Con Silvio la trattativa è durata circa quattro mesi. Se n’era parlato un po’ di tempo fa ma non c’è stata mai una trattativa competitiva”.
C.d.G.