Davanti a quattro ottimi champagne ti viene voglia di ricorrere a qualche mito dell’antichità per dare maggiore risalto alle cose buone. Nel nostro caso trattandosi di quattro vini, i ricordi ti portano ai mitici “4 Cavalieri dell’Apocalisse”. Siccome l’incontro milanese con quattro eccellenti Champagne è tutto in positivo, accantoniamo la mitologia e seguiamo il pensiero di Bruno Paillard e del suo “alleato” italiano, Luca Cuzziol, uno dei grandi player della distribuzione di vini ed alimentari di alta gamma, che all’insegna di “les conversation d’été” si presentano dicendo di “pensare all’estate, alle vacanze, alle lunghe serate in compagnia di amici e famiglia, la vita che si semplifica e che per quello assume colori nitidi, il dolce far niente che diventa art-de-vivre, i ricordi che prendono forma solo perché si riconquista il proprio tempo”.
Riflessioni più che azzeccate perché gli champagne di Bruno Paillard appartengono a questa categoria di vini che esprimono la grande ricchezza dei territori della Champagne e grazie alla loro finezza ed eleganza sono i perfetti interlocutori di cucine elaborate così come di quelle semplici, particolarmente amate durante il periodo estivo, fatte di ingredienti in purezza, genuini e di stagione. Vini nei quali i riti di consumo liberi e spontanei trovano tutta la loro dimensione sociale. Perfetto biglietto da visita, quindi, per Dosage: Zero, Extra-Brut Première Cuvée, Extra-Brut Rosé Première Cuvée, Extra-Brut Blanc de Blancs Grand Cru. Quattro vini, quattro espressioni firmate Bruno Paillard che Luca Cuzziol ha presentato con una degustazione organizzata presso il Caffè Trussardi, “succursale” milanese del bistellato veronese Giancarlo Perbellini, in un contesto davvero particolare come la vista su una delle grandi istituzioni ambrosiane, il Teatro alla Scala, l’affaccio sul Teatro Filodrammatici e, tanto per stare in tema, porta d’ingresso della city finanziaria. Qui, con una serie di stuzzichini preparati dalla cucina di Pierbellini diretta da Simone Tricarico, sono stati serviti i vini multimillesimati che hanno come missione quella di caratterizzare l’identità della mano del vignaiuolo francese, con uno stile inconfondibile che gli appassionati riconoscono senza esitare, una firma, data da Bruno Paillard – il fondatore – e trasmessa a sua figlia Alice, oggi alla guida della Maison.
Sono vini di assemblaggio che, rimanendo fedeli a loro stessi, devono attraversare le annate felici come quelle magre. Per fare ciò, gli assemblaggi nei quali uniscono le parcelle, i terroir e i vitigni, comprendono una parte importante di vini di riserva, che sono già vini assemblati a quelli dell’annata precedente, che comprendono essi stessi dal 25 al 50% di vini di riserva sempre dell’anno prima… succedendosi e includendosi così dall’origine della Maison, il 1985, in uno spirito “Solera”. Protetti dai capricci del tempo, gli Champagne multi-millesimati di questa importante Maison rappresentano l’espressione molto personale della grandezza dei vini di Champagne che sono realizzati con il coeur de cuvée cioè la prima spremitura, la più pura. Luca Cuzziol, che con la sua Cuzziol GrandiVini li distribuisce in Italia, è convinto che questi quattro champagne saranno i migliori alleati dei buffet estivi, delle grandi tavolate, delle grigliate all’aperto. I loro caratteri versatili sapranno piacere ai palati più esigenti. Chi ha avuto la possibilità di partecipare alla presentazione milanese può confermare che la Maison Paillard oltre a confermare l’impegno a fare sempre meglio, ha pure la capacità di stare al passo con i tempi e quindi una sorta di vocazione alla contemporaneità visto che studia sempre prodotti che tengono conto delle aspettative dei consumatori. Nella sobria presentazione milanese, queste caratteristiche sono emerse tutte e, oltretutto, senza che i partecipanti alla degustazione fossero costretti a sorbirsi un qualche pistolotto introduttivo sulla Maison e sui suoi 4 cavalieri proposti a Milano.