di Emanuele Scarci
Il 2021 riparte con un colpo d’acceleratore di Brunello, Chianti Classico, Nobile e Chianti; ancora in retromarcia Rosso di Montepulciano e Morellino.
Nel primo trimestre del 2021 l’imbottigliato delle Doc toscane aumenta del 10% rispetto all’analogo periodo del 2020. Circa 7 milioni di bottiglie in più. Il totale fa oltre 75 milioni di fascette di fascette delle 14 principali denominazioni toscane, di cui le prime 4 si ritagliano l’80% dei volumi. Il balzo del primo trimestre si spiega anche con il confronto positivo anno su anno: infatti il 9 marzo 2020 in Italia scattò il lockdown generalizzato, che coinvolse anche ristoranti e bar. Ad aprile e maggio la crescita dovrebbe consolidarsi ulteriormente sempre per effetto del confronto statistico favorevole, ma probabilmente si sommerà anche il trend positivo della riapertura progressiva di Stati Uniti e Regno Unito, grandi mercati esteri del Brunello, grazie a un piano vaccinale che procede velocemente.
I big toscani
Intanto nel primo trimestre di quest’anno, secondo i dati dell’Associazione vini toscani, l’Igt Toscana conferma il primato con 25,8 milioni di bottiglie (+13%), a ruota segue il Chianti con 24,7 milioni (+4%): un milione di bottiglie in più e un risultato migliore anche del 2019, anno pre Covid, quando gli ettolitri di Chianti immessi sul mercato nel primo trimestre si fermarono a 182mila. Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti commenta: “I dati del primo trimestre sono un ottimo segnale che ci fa ben sperare anche per il resto dell’anno in corso. Nonostante la produzione sia ferma, vediamo che l’interesse dei consumatori verso i vini Chianti resta altissimo. In questi mesi di stallo, come Consorzio non ci siamo mai fermati: abbiamo messo in campo molte attività, sia in Italia che all’estero, per tenere alta l’attenzione sul comparto e mantenere le nostre quote di mercato”. Per il futuro immediato, Bani auspica “che si possa ripartire al più presto. Le riaperture delle attività, che si intravedono all’orizzonte nelle ultime dichiarazioni del Governo, potrebbero dare una spinta decisiva alle vendite nel canale Horeca e permetterci di chiudere il 2021 in crescita rispetto al 2020, anno in cui, nonostante la pandemia, abbiamo registrato un aumento delle vendite dell’1,2%”.
Brunello sprint
A molta distanza dal secondo in classifica, il Chianti Classico con 10,5 milioni (+22%). Ma il dato più rotondo fra i “Big 4” è il Brunello di Montalcino con un +37% a 3,5 milioni di bottiglie (+12% nell’intero 2020 a 9 milioni di fascette). Funziona da turbo l’annata 2016 che segue l’altra fortunata annata, la 2015. In lieve calo il “cugino” Rosso di Montalcino con un -1% a 1,4 milioni di bottiglie (-1% nell’intero 2020). Da sottolineare il netto rimbalzo del Bolgheri, +8% a circa 2 milioni di fascette di Stato. Nel 2020 ha lasciato sul terreno l’11% a 6,5 milioni di bottiglie.Il grande spolvero del Nobile di Montepulciano, +25%, si contrappone al crollo del Rosso di Montepulciano, -20%. Pagano dazio anche il Morellino (-7%) e il Maremma (-3%).
LA TABELLA CON I NUMERI