Attraverso l’arco alpino transita quasi la metà delle esportazioni italiane per un valore vicino ai 200 miliardi di euro di merci Made in Italy dirette lungo la traiettoria del Corridoio Scandivano-Mediterraneo (Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia e tre paesi dell’Est Europa, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca).
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dopo che l’Austria ha chiesto il tampone rapido agli autotrasportatori prima di passare la frontiera dove si sono create lunghe file. L’88% delle merci in Italia viaggia infatti su gomma e il valico alpino rappresenta un punto privilegiato di sbocco sui mercati esteri. Il Brennero è dunque un canale oggi insostituibile per il flusso delle merci dall’Italia verso l’Europa che rischia di essere soffocato dai limiti alla circolazione che pesano sull’ economia e sul lavoro. Un allarme che riguarda anche l’agroalimentare con la Germania che è la principale destinazione in Europa e nel mondo di cibi e bevande italiani. Quasi i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane interessano i Paesi dell’Unione Europea dove nel 2020 la Germania si classifica come il principale partner con l’export che cresce del 5,5% e raggiunge i 7,5 miliardi.
C.d.G.