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Scenari

Breaking news – Nino Graziano sbarca a Roma e apre un nuovo ristorante

08 Febbraio 2017
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Apertura a maggio. Si chiamerà Osteria Siciliana. Menu con i piatti della grande tradizione isolana. “Avevo voglia di rimettermi in gioco”


(Nino Graziano e Sabine Bour)

Nino Graziano apre un ristorante a Roma. A due passi da piazza di Spagna, in via del Leoncino, nel cuore della Capitale italiana. 

Ed è una notizia che vi diamo in anteprima. Il ristorante si chiamerà Osteria Siciliana. Apertura per il prossimo maggio. E sarà una di quelle aperture che non passerà inosservata. Ma anche il suggello di quanto la cucina siciliana possa giocare una carta fuori dai confini isolani. Per chi non lo sapesse Nino Graziano è uno dei cuochi italiani più noti all'estero e già bistellato Michelin in Sicilia con il Mulinazzo di Villafrati, alle porte di Palermo. Nel 2004 poi Nino decise di andar via dall'Isola e trasferirsi a Mosca dove assieme a soci russi facoltosi ha aperto il suo Semifreddo – Il Mulinazzo, il migliore ristorante italiano nella capitale russa, a pochissima distanza dalla piazza Rossa. Il suo percorso all'estero lo ha portato ad avviare una catena di ristoranti con un'impronta italiana, sempre in Russia, dal nome Accademia e poi un altro importante locale, sempre in società con imprenditori russi, La Bottega Siciliana, luogo gourmet sempre nel cuore della capitale russa, dove mangiare italiano (e siciliano, quindi) dalla prima colazione fino a tarda sera e poter concludere la giornata con una buona pizza, molto apprezzata dai moscoviti.

Ora, dopo una nuova parentesi siciliana di una Bottega Siciliana aperta anche nel luogo che ospitò Il Mulinazzo, pizzeria molto frequentata, lo sbarco a Roma. Sempre in società con alcuni imprenditori russi, il locale, 40 coperti in tutto, più ventiquattro d'estate en plein air, si propone come un luogo dove mangiare cucina siciliana di alto livello grazie all'esperienza di Nino e ad un'attenta selezione di materie prime. A governare l'avvio della nuova esperienza c'è sempre Sabine Bour, la moglie di Nino. Bravissima e di grande esperienza anche nel gestire la sala Sabine è il front office con i clienti. Un tocco siciliano con cadenza francese che a Roma non guasterà. Nino in cucina avrà uno chef giovanissimo, ma già di collaudata esperienza, Manuele Croce, sous chef a Mosca. 

Quali piatti all'Osteria Siciliana? Parla lo stesso Nino Graziano: “Ho fatto tante esperienze di cucina siciliana all'estero, ho conosciuto tanti cuochi e credo che abbiamo perso un po' l'essenza della vera cucina siciliana. È per questo che a Roma troveremo in prevalenza i grandi piatti della tradizione. La prima pagina del menù avrà un titolo, “I piatti per non dimenticare”. E quindi pasta con le sarde, macco di fave, pasta con broccoli arriminati, stigghiole, pane cunzato, caponata, piatti a base di quinto quarto, gelatine e tanto altro. Per me piatti importanti che molto spesso vedo bistrattati in giro per il mondo”. I vini? Tanta Sicilia, naturalmente. Ma anche i grandi vini del resto d'Italia e un po' di champagne. 

Prosegue Nino con l'enfasi e l'entusiasmo di chi si sta tuffando in una nuova sfida: “Non fare dimenticare la nostra grande tradizione e insegnare ai giovani cosa è la vera cucina siciliana, è questa la mia missione a Roma. E basta con spume e spumette, ma piatti di sapori che raccontino la mia terra”. Quale clientela? “Ci rivolgiamo a tutti ovviamente, romani soprattutto. Ma Roma è una piazza internazionale. E quindi ci rivolgeremo anche ai turisti, quelli russi in particolare. Molti miei clienti moscoviti non vedono l'ora di prenotare e magari dopo un pranzo dedicarsi allo shopping. D'altra parte siamo a due passi da via Condotti”. E conclude: “Volevo rimettermi in gioco, lavorare a modo mio, tornare a spadellare e pensare al mio vecchio mestiere di cuoco. Roma è l'ideale. La spinta più grossa me l'ha data Sabine. È un regalo per me stesso ma soprattutto per lei”.

F. C.