Un nuovo spazio gastronomico a Palermo, in pieno centro e a due passi da via Libertà. È il nuovo progetto del Borgia Group e si chiama Mezzena. Un locale che strizza l’occhio alle steak house di alta qualità, arricchendo l’offerta con il quinto quarto, spesso snobbato nei menu ma adesso valorizzato nel nuovo spazio gastronomico di Saverio e Vittorio Borgia.
Il 13 dicembre l’apertura al pubblico in via Simone Corleo, nella sede di Palazzo Savona, dimora storica di fine ‘800. Già il nome scelto per il nuovo locale è un riferimento diretto alla cura e alla conoscenza del prodotto che questo progetto trasmette. La cucina di Mezzena vuole essere una novità per il capoluogo siciliano: tutte le carni vengono cotte alla brace utilizzando il sistema Josper, che garantisce una cottura con carbone vivo capace di preservare sapori e aromi. Il menu include tagli classici come lombata e bistecca, ma anche lavorazioni tipiche della tradizione siciliana, nazionale e internazionale. Si potranno gustare, fra le altre cose, le bistecche fiorentine, arrosticini abruzzesi, mangia e bevi, bombette di Cisternino, le braciole (i cosiddetti involtini alla messinese) e polpette. Grande attenzione sarà riservata al quinto quarto: un giorno alla settimana sarà dedicato interamente a questi prodotti, meno noti ma pieni di storia, quasi sempre non utilizzati nei ristoranti.
La squadra è guidata dall’executive chef del gruppo Leonardo Di Piazza e dal resident chef Davide Autovino. Mezzena propone un banco con vetrina dedicata ai semilavorati, per offrire una visione diretta sulla qualità e la lavorazione delle carni.
“Con questo nuovo spazio – dice Saverio Borgia, proprietario del locale – abbiamo voluto rispondere a una mancanza nella ristorazione palermitana, portando un’offerta di carne di alta qualità cotta in modo semplice e rispettoso. Ho da sempre una grande passione per il mondo della carne, tanto da proporla già a Stazione Lago, a Piana degli Albanesi. Il nostro obiettivo è oggi quello di far conoscere il prodotto nel suo miglior aspetto, valorizzando il periodo di frollatura e il riposo necessari per esaltarne morbidezza e sapore.”
Dopo le avventure riuscite di Bioesserì (Palermo e Milano), Molo Sant’Erasmo (Palermo), Stazione Lago (Piana degli Albanesi), Casa Bi (Milano) e alle partnership con altri gruppi imprenditoriali: Uovo di Seppia con Pino Cuttaia (Milano), Saporè con Renato Bosco (Milano), Fud (Milano e Palermo), Caffè Palermo con Morettino (Palermo), ora è in arrivo questo progetto che promette di portare a Palermo qualcosa che non c’è.
Il locale si trova all’interno di Palazzo Savona, un edificio storico del XIX secolo di Palermo che conserva uno dei pochi giardini privati della città. Nonostante l’area sia stata in passato cementificata, è stato avviato un progetto per ripristinare lo stile liberty originario. Sono state infatti piantate specie botaniche ispirate ai giardini storici della zona, riportando un’atmosfera d’altri tempi. Per gli interni sono stati utilizzati materiali naturali, dalle vernici ai pavimenti, con attenzione alla pietra, al legno e alla rasatura dei muri con polvere di cotto.