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Scenari

Boom di iscrizioni all’alberghiero e al turismo. Coldiretti: “In Italia avremo due cuochi per un operaio”

14 Novembre 2014
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Due cuochi per ogni operaio.

Ecco una parte dell'Italia che cambia fotografata da Coldiretti nell'ultimo rapporto Giovani Impresa. Il comparto agroalimentare offre più occasioni di lavoro. Il trend registra il +14% rispetto all'anno passato riguardo alle assunzioni dei giovani. E' soprattutto la formazione sul turismo a toccare il record. Boom delle iscrizioni alle scuole di enogastronomia ed agraria, all'alberghiero e in Scienze Agrarie. Sono crollate di contro le iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo inustriale, agli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing, con appena 45531 studenti che vogliono diventare ragioniere, la figura professionale piu' ambita dalle generazioni precedenti.

Secondo l' analisi di Coldiretti: “Nella green economy c'è lavoro per i giovani” presentato in occasione della consegna degli “Oscar Green”, i premi per l'innovazione. Quest'anno – sottolinea – si sono iscritti al primo anno degli istituti professionali per le produzioni industriali, la manutenzione e l'assistenza tecnica appena 20435 giovani, con un calo record del 58 per cento rispetto all'anno scolastico 2007/2008, mentre in 48867 hanno optato per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera, con un aumento del 18 per cento rispetto all'anno scolastico 2007/2008 che ha sancito l'inizio della crisi in Italia.

“L'alberghiero – rileva la Coldiretti – conquista il secondo posto nelle scelte dei neoiscritti dopo il liceo. E nelle scelte universitarie è boom per le Facoltà di Scienze agrarie, forestali e alimentari (+72% matricole da inizio crisi) “E' la dimostrazione che i giovani prima e meglio di altri hanno capito che l'Italia per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l'arte, il cibo e la cucina”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Maria Giambruno