di Emanuele Scarci
Bolgheri si conferma la denominazione con il valore medio a bottiglia più alto d’Italia anche nell’era della pandemia.
Tra gennaio 2020 e aprile 2021, il valore sulle piattaforme online ha registrato una crescita dell’11% per il Bolgheri Rosso e del 15% per il Bolgheri Superiore. Lo dichiara il Consorzio dei vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, composto da 65 produttori rappresentanti il 98% dei 1.359 vigneti a Doc. Nell’anno solare 2020 la produzione imbottigliata è stata di oltre 6,53 milioni. Il report, stilato da Lorenzo Tersi, ceo di LT Wine&Food Advisory, scandaglia i canali di vendita in Italia e all’estero al fine di individuare il valore e il posizionamento dei vini in Italia e all’estero. Bolgheri vede un consolidamento della sua presenza sui principali e-commerce specializzati, sia nazionali che internazionali, nonostante la pandemia. Sulle piattaforme digitali Bolgheri è presente, in media, con 29 diverse etichette per quanto riguarda l’Italia e 12 per l’estero. In Italia il prezzo medio del Bolgheri Rosso è di circa 25 euro mentre per il Superiore sale a 55 euro. Nei canali online all’estero, rispettivamente, a 50 euro e 138 euro.
Ristorazione al top
Diversa la situazione nei canali di ristorazione (ristorazione stellata e premiata) e hotel di fascia alta. In Italia il numero di etichette medie del Bolgheri Doc è 5, per il Superiore 15; il prezzo medio del Bolgheri Doc supera 86 euro e il Superiore 261 euro. In alcune grandi città estere (Londra, New York, Zurigo, Toronto, San Francisco, Mosca, Hong Kong, Dubai), la denominazione è presente nelle carte dei vini mediamente con 8 referenze, principalmente di Bolgheri Superiore e Bolgheri Sassicaia Doc. Il prezzo medio del Bolgheri Doc è di circa 139 euro mentre per il Superiore si salta oltre i 450 euro, ma si varia dai circa 240 euro di Zurigo a oltre i mille di Dubai.
3 posti nel Liv-Ex
L’affermazione di Bolgheri come vino di pregio è confermata anche dalle rilevazioni del Liv-Ex, l’indice del mercato globale del vino, che nel 2020 ha indicato 3 referenze del Bolgherese tra le prime 10 al mondo, ponendo di fatto quello di Bolgheri come l’areale vinicolo più rappresentato, davanti a Côte d’Or (Borgogna), Champagne, South Australia, Pessac-Léognan e Langhe. Le 3 piazze del Bolgherese nella Top-10 del Liv-Ex sono occupate da Sassicaia (San Guido), al 4° posto; Ornellaia al 6° e Masseto al 9°. Da dove nasce il report su Bolgheri? Nel 2020 il Consorzio ha sviluppato con Crédit Agricole la prima formula di pegno rotativo del vino basato non sulla valutazione dello sfuso, ma su quella del prodotto imbottigliato. Per intercettare il valore, il Consorzio e Crédit Agricole si sono affidati a Tersi, che ha elaborato un’analisi specifica volta a inquadrare il valore e il posizionamento di Bolgheri in Italia e nel mondo.