Ancora è solo un’indiscrezione. Ma in ambienti molto accreditati viene data per certa. Andrea Lonardi non lavorerà più per Bertani, ed è divorzio dalla cantina veronese della galassia Angelini Wine & Estates. La data viene data per imminente. Se confermata non si tratterebbe di un normale avvicendamento al termine di 11 anni di collaborazione, tanto è lungo il periodo del lavoro svolto fino ad oggi nell’azienda veronese. La notizia fa più rumore perché Lonardi lo scorso agosto è diventato Master of Wine. Il secondo in Italia dopo il toscano Gabriele Gorelli.
Non è un aspetto irrilevante. Ha influito l’acquisizione di questo titolo prestigioso nel divorzio tra Lonardi e l’azienda della famiglia Angelini? Non è dato sapere. Tuttavia, al giro degli amici più stretti, Lonardi non ha mai smesso di ribadire un concetto professionale molto chiaro. Lui è e resta un agronomo grande esperto di marketing che è riuscito a mettere insieme vigneto, cantina e mercati come pochi. Dando una nuova spinta alle perfomance dell’azienda. Il suo talento e la sua competenza li ha comunque messi anche al servizio della lunga rincorsa per diventare Master of Wine.
Ora non è dato sapere neanche quale sarà il suo prossimo approdo professionale. Ma sappiamo che in primo piano verrà quello che ha sempre fatto: l’agronomo e il manager vitivinicolo con una competenza ad ampio raggio. Continuando a fare quindi quello che ha sempre fatto. Tutto questo, ha sempre tenuto a ribadire in questi mesi, viene prima del titolo di Master of Wine. Lonardi, quasi 50 anni, nato in Valpolicella, laurea in Agraria a Bologna e master in Controllo di Gestione alla Grande Ecole di Montpellier, esperienza che gli ha aperto le porte prima di una collaborazione con la Washington State University, poi una lunga carriera manageriale.