di Federico Latteri, Montalcino
Quest’anno abbiamo aspettato un po’ di più, ma alla fine “Benvenuto Brunello” è arrivato.
L’edizione 2021 è dedicata alla degustazione dei Brunello di Montalcino 2016 e delle riserve 2015. A causa della pandemia si sta svolgendo con una formula particolare, intelligentemente ideata dal Consorzio per rispettare tutte le misure di sicurezza (per questo motivo si chiama “Benvenuto Brunello Off”): i partecipanti divisi in piccoli gruppi, vengono ospitati a Montalcino nei diversi weekend di marzo. Assaggiamo vini frutto di un decennio fortunato che è iniziato con la splendida 2010 e, dopo la parentesi meno felice del 2014, ci ha regalato queste due annate eccezionali, una dietro l’altra. Se ne discute da un po’ di tempo e la critica enologica mondiale comincia a dividersi su quale delle due sia migliore. Noi non abbiamo dubbi: la 2016. Grandissima, molto probabilmente sarà ricordata come una delle migliori di sempre. L’andamento climatico è stato perfetto, permettendo una maturazione ottimale in tutta l’area della denominazione. I vini hanno grande freschezza, una trama tannica rifinita di qualità notevole e un’espressività fatta di precisione, completezza e, soprattutto, armonia. Trasmettono un’energia incredibile, mostrando importanti potenzialità evolutive. I 2015 presentano note leggermente più mature, sono più materici e dotati di tannini più robusti. Si tratta comunque di una grande annata che però, a nostro parere, non ha la “magia” della 2016, quell’elemento in più che fa la differenza tra ottima e memorabile. Quello che colpisce è la “scioltezza” del sorso che rende i 2016 maggiormente bevibili. Ciò è dovuto a un perfetto equilibrio che solo l’annata può dare perché è un qualcosa che è già presente nella pianta e nel frutto. Un’altra importante differenza è data dall’uniformità qualitativa di tutte le zone di Montalcino nel 2016, cosa non riscontrata in modo così netto e completo nel 2015. È comunque un piacere confrontare vini di questo livello, a prescindere dai risultati. Tutti vorrebbero avere dubbi su quale tra due annate a cinque stelle consecutive scegliere. Le riassaggeremo molte volte in futuro e ne seguiremo l’evoluzione. Oggi la 2016 entusiasma, è una di quelle annate che dà valore al territorio.