(Vittorio Moretti)
Bellavista, l’azienda di Vittorio Moretti, entra ufficialmente a far parte di Iswa, Italian Signature Wines Academy, una super alleanza per l’export del vino italiano.
Sono nove, adesso, le famiglie vinicole italiane che fanno parte di questo grande e importante gruppo che hanno almeno 20 anni di esperienza e che insieme fanno quasi mezzo miliardo di fatturato producendo più di 72,3 milioni di bottiglie da 51 aziende, grazie a 4.678 ettari e 2.008 dipendenti. Questa forza viene usata, dal 2014, per sostenere le etichette made in Italy in tutto il mondo. L’obiettivo è la promozione. Gli imprenditori partecipano assieme a fiere, incontri, degustazioni: dal Prowein di Düsseldorf al Bellavita di Londra e molti altri.
“C’è poco da dire su questo ingresso – dice Vittorio Moretti, patron di Bellavista – L’unione fa la forza. Questa unione serve soprattutto per farci conoscere all’estero. Se si va insieme, oltre a ridurre le spese, si fa massa ed è un modo molto più credibile per presentare un prodotto. Siamo nove famiglie che ci conosciamo da tantissimi anni, legati da sincera amicizia”. Poi alcune considerazioni sui mercati: “In America si parla dei dazi e sono convinto che qualcosa arriverà – spiega Moretti – Ma non possiamo stare ad aspettare e piangerci addosso. Poi c’è l’altra stangata che arriva dall’est con il coronavirus dalla Cina. La brexit? Non conta niente, almeno per noi. Quello che facciamo in Inghilterra lo recupereremo altrove. Se metteranno i dazi saranno un po’ affari loro”.
Iswa è stato fondato da Marilisa Allegrini, la signora dell’Amarone; Antonio Capaldo, di Feudi San Gregorio, in Irpinia; la famiglia Frescobaldi, con il marchese Lamberto alla guida di un impero con 8 secoli di storia; Oscar Farinetti con Fontanafredda; e infine la famiglia Planeta, che ha portato in dote 5 tenute siciliane. Poi si sono aggiunti Arnaldo Caprai e il suo Sagrantino di Montefalco, la cantina abruzzese Masciarelli, e Villa Sandi, l’azienda veneta (e da poco friulana) di Giancarlo Moretti Polegato. Ora la nuova spinta di Bellavista, del gruppo Terra Moretti. “Siamo un team di imprenditori che fanno squadra per portare nel mondo il messaggio del vino italiano – dice Marilisa Allegrini al Corriere – Organizziamo eventi per raccontare alla platea internazionale i nostri territori e le loro unicità. Ci scambiamo informazioni e importatori, ci occupiamo di formazione e cultura partecipando ai master di alcune università e alla Vinitaly International Academy di Verona. Insomma, stiamo uniti per essere grandi in un mondo formato soprattutto da piccole e medie cantine». La media dell’export dei 9 soci Iswa è dell’80%, in un settore che nel 2019 ha venduto bottiglie fuori dai confini italiani per 6,3 miliardi di euro.
Fabiola Pulieri