Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Assessorato all’Agricoltura Regione Sicilia: siglato a Torino l’accordo con Slow Food Italia

26 Ottobre 2012
protocollo-hp protocollo-hp


Da sinistra Dario Cartabellotta e Daniele Buttignol

E’ stato siglato l’accordo tra l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia e Slow Food Italia al Salone del Gusto-Terra Madre.

Firmatari Dario Cartabellotta, dirigente generale dell’assessorato all’Agricoltura, dipartimento interventi infrastrutturali della Regione Siciliana, e Daniele Buttignol, segretario nazionale di Slow Food Italia.
La Regione metterà le risorse economiche e logistiche a disposizione dell’Associazione per il compimento di progetti a sostegno della biodiversità, delle piccole produzioni locali, e di progetti della rete di Terra Madre nell’arco di tre anni. Nell’accordo rientra anche lo studio di un percorso normativo a supporto delle nuove generazioni mirato al loro insediamento in ambito agricolo. Uno degli obiettivi dell'Assessorato è, infatti, quello della destinazione dei terreni abbandonati di proprietà pubblica all'avvio di nuove attività produttive a misura di territorio, come base di sviluppo per progetti innovativi.

“Questa firma ufficiale – ha dichiarato Buttignol – sottolinea l’importanza che la Sicilia ha all’interno di questa manifestazione. E’ la regione più ricca in termini di biodiversità e con più presidi in Italia. Quest’anno, con Terra Madre, stiano dimostrando che da parte dei piccoli produttori c’è voglia di narrazione, di raccontare i propri prodotti, c’è bisogno di informazione, e questo abbiamo cercato di renderla più fruibile attraverso l’etichetta narrante. La Sicilia l’ha sposata e resa operativa per tutti i suoi presidi”. Si tratta di una delle recenti iniziative lanciate da Slow Food sull’utilizzo di un packaging più ricco di informazioni che possa diffondere una maggiore consapevolezza sul valore e la storia di quel prodotto.

Presente all’atto della firma anche Piero Sardo, responsabile della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. E infatti al centro del protocollo vi è anche l’appoggio alle attività promosse dalla fondazione.

“Questo è uno dei protocolli più fecondi e utili. La Sicilia è una terra che ha tanto da raccontare. Qui si è prodotto il primo pecorino d’Europa. Ci sono su quest’Isola racconti straordinari. Con i presidi cerchiamo di raccontarli”.

Dario Cartabellotta: “Oggi rinnoviamo un accordo partito dieci anni fa, quando ancora non c’erano presidi, mentre oggi abbiamo raggiunto quota 34. La Sicilia è una terra che nel corso dei millenni ha visto la dominazione di tantissimi popoli che hanno gettato le premesse per costruire uno scrigno di biodiversità. E oggi questo concetto deve fare da legante tra l’ ambiente e lo sviluppo locale. L’affare dei presidi oggi vale 50 milioni di euro. Significa che uno sviluppo, se si punta sulla terra, c’è ed è possibile. L’agricoltura ha bisogno di scenari decennali, richiedono un sforzo di accompagnamento vero i mercati. Grazie a Slow Food possiamo fare interloquire la scala internazionale con quella locale”.