Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Aoc Saint Emilion Grand Cru, introdotto un nuovo piano di controlli sulla qualità

29 Luglio 2013
saint-emilion-grand-cru saint-emilion-grand-cru


Château Faurie de Souchard

Sempre più serrati sulla qualità.

Nell'Aoc Saint Emilion Grand Cru sono stati introdotti ulteriori paletti per monitorare e preservare il grado di eccellenza dei vini una volta imbottigliati. Più controlli per migliorare ancora di più, anche quella piccola percentuale che non raggiunge le “vette della perfezione” (secondo le stime de Conseil des Vins de Saint Emilion, circa il 20%). Si tratta, in pratica, di un vero e proprio piano per tutelare l'autenticità della produzione di questo territorio, che peserà su ogni viticoltore solo 16 euro per ettaro. 

Così i 170 viticoltori che aderiscono all'Aoc hanno deciso, poche settimane fa, ben il 60% di loro, di apportare modifiche in tal senso, per garantire lotti di vino d'eccellenza con l'applicazione del massimo rigore. Tanto che hanno stabilito, qualora un lotto ai test dovesse risultare inaccettabile, che l'intera produzione della cantina verrà sottoposta a controlli. Inoltre, ha stabilito il Conseil, ogni produttore deve tenere da parte un campione di vino da sottoporre al monitoraggio dopo avere fatto cinque anni di imbottigliamento. Una misura per assicurare l'eccellenza anche dal punto di vista della capacità di invecchiamento. Ma i controlli avverranno anche fuori le cantine, e precisamente sugli scaffali dei supermercati. Verranno, infatti acquistate 360 bottiglie ogni anno da mandare in laboratorio, non con l'obiettivo di ritirare dal mercato i campioni non ritenuti a livello, piuttosto con l'intento di avvisare gli enologi e consigliare loro aggiustamenti nel loro protocollo di vinificazione. 

E poi ancora, sempre per tutelare l'Aoc e il territorio, il Conseil ha proposto un francobollo di autenticità da apporre sull'etichetta, come quello usato nel Médoc per il Bourgeois Cru.

Maria Giambruno