La notizia è di quelle che farà il giro del mondo. E in fretta. Ma per adesso c’è tanto riserbo. E tante bocche cucite.
Ecco quello che è noto ad oggi: un gruppo francese ha acquisito una grossa azienda vitivinicola a Montalcino. “Grossa, molto grossa”, ci dicono le nostre fonti. Ma nessun nome. I “cugini” transalpini, dunque, entrano “a gamba tesa”, per usare una similitudine calcistica, in uno dei territori vitivinicoli più conosciuti e celebri al mondo. Montalcino, dunque, alla vigilia del suo evento di presentazione delle nuove annate, viene “sconvolto” da questa notizia. E sono tanti i chiacchiericci per tentare di scoprire chi ha venduto e chi ha acquistato. Noi, ovviamente, vi terremo informati. È utile ricordare quanto oggi Montalcino sia tra i territori del vino più acclamato al mondo. Il valore dei vigneti è tra i più alti in Italia. Qualche dato sul vino. Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino riunisce 212 soci (che rappresentano il 98,2% della produzione di Brunello), per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.300 ettari nel comprensorio del Comune di Montalcino. Di questi, 3.150 sono iscritti a Doc e Docg (2.100 a Brunello, contingentati dal 1997, 500 a Rosso di Montalcino, 50 a Moscadello, 480 a Sant’Antimo). Stiamo parlando di una produzione che supera, in totale le 15 milioni di bottiglie. E queste due ultime annate, la riserva 2015 e la 2016 stanno facendo registrare in poco tempo il “sold out”. Sono state giudicate, infatti, dagli esperti come strepitose.
C.d.G.