Voglia di farsi conoscere e comunicare le diversità territoriali, così il “vigneto Salerno” – che rientra nel circuito firmato Campania.Wine – ha scelto di portare avanti un fitto programma di iniziative primaverili, che vedono in calendario diverse attività promosse dal Consorzio VSV, Vita Salernum Vites con il contributo del Ministero dell’agricoltura. Il mese di maggio sarà infatti dedicato al tour intitolato: Maggio: “I vini della dieta mediterranea Wine Tour: mese dei vini di Salerno in Campania”, un ciclo di incontri che coinvolgerà le 5 province campane. Infatti, saranno ben cinque gli appuntamenti che porteranno alla scoperta delle diverse realtà dislocate su tutta la provincia di Salerno, dando la possibilità di incontrare e conoscere questo ampio territorio. Cinque anche le realtà ricettive territoriali, scelte per ciascuna provincia regionale, tali da diffondere in modo capillare la ricca provincia di Salerno e permettere a tutti una più facile partecipazione.
Ogni appuntamento prevede una serata aperitivo, con degustazione condotta da un esperto, che racconterà la storia dei territori e guiderà gli intervenuti nell’abbinamento dei prodotti che accompagneranno le degustazioni. Naturalmente le tematiche previste per ciascun incontro saranno diverse, si affronterà la potenzialità evolutiva dei bianchi nel tempo, per poi affrontare le declinazioni in rosa, frutto delle espressività varietali presenti nell’ampio areale, fino ad avere una panoramica dei grandi bianchi di questo territorio e delle diverse tipologie presenti. Si inizierà il 4 maggio nel casertano, per proseguire il 5 a Salerno, per poi passare il 16 per Napoli; il 17 maggio sarà invece la volta del beneventano, per concludere il 30 maggio in Irpinia.
Tre denominazioni di origine e due a indicazione geografica per un totale di oltre quaranta tipologie di vini, distinguono il Consorzio Vita Salernum Vites come la provincia più estesa della regione Campania, con i suoi 145 soci – che comprendono tutte le 3 categorie di Viticoltori – Vinificatori – Imbottigliatori con un totale di 42.541 ettolitri di vino imbottigliato (circa 5.672.133 bottiglie potenziali) riferite all’anno 2022.
Orientativamente sono 25 le aziende socie che rientrano nella Doc Cilento con 978.133 bottiglie potenziali, mentre sono appena sette quelle della Doc Costa D’Amalfi con 1.595.866 bottiglie potenziali; numeri piccoli anche per la Doc Castel San Lorenzo con appena 8.400 bottiglie potenziali e solo 6 aziende iscritte al consorzio. Di poco superiore, con una dozzina di aziende iscritte, l’Igt Colli Di Salerno, che conta 533.866 bottiglie potenziali e chiude l’Igt Paestum con circa 25 aziende socie e 25.558 bottiglie potenziali. Si tratta di una realtà piuttosto giovane, costituito nel luglio 2012, ha ottenuto il riconoscimento ministeriale, con relativo rilascio del potere “erga omnes” nel 2015. Gli ettari vitati sono poco più di tremila, oggi rimasti pressoché invariati, ma che vedono una crescita attuale delle aziende che trasformano e imbottigliano vini a proprio marchio.
Dal 2019 il Consorzio vede la presidenza di Andrea Ferraioli dell’azienda Marisa Cuomo, al cui fianco lo accompagnano con il ruolo di vice Paola De Conciliis e Mario Mazzitelli di Lunarossavini. Una squadra che negli ultimi anni, considerando gli anni di pandemia, non è di certo stato con le mani in mano e ha messo in campo diverse azioni orientate soprattutto alla crescita formativa dei propri soci e della promozione territoriale. Si tratta di un’area che si distingue per la sua varietà e complessità e che diventa laboratorio culturale e di biodiversità. Una provincia piuttosto vasta, che si estende su una superficie di 4.918 chilometri quadrati e comprende ben 158 comuni, attestandosi come prima provincia della regione Campania per numero di comuni. Si tratta di un territorio in prevalenza collinare, ricco di corsi d’acqua, ma non mancano poi le alture di rilievo, tra cui il Cervati (1.898 metri) e il massiccio degli Alburni col monte Panormo (1.742 metri). Riguardo la fascia costiera, si può suddividere in tre parti, quella nord che è rappresentata dalla costiera amalfitana, aspra e frastagliata; quella centrale, la costiera salernitana, che è caratterizzata da un’ampia ed ininterrotta spiaggia, circondata da una rigogliosa pineta – che si estende per più di 50 chilometri da Salerno ad Agropoli – e infine la parte sud, la Costiera Cilentana, che si estende per circa 100 chilometri da Agropoli a Sapri ed è caratterizzata dal continuo alternarsi di tratti aspri e rocciosi a spiagge ampie e sabbiose. A questa straordinaria bellezza paesaggistica, con due siti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, si aggiunge il ricco patrimonio archeologico e culturale unico al mondo. Da qui l’idea di rendere fruibile e approfondire questa interessante area territoriale, attraverso gioco di sinergie con l’intero territorio regionale che vuole rendere sempre più attive ed efficaci le connessioni tra il mondo ricettivo e i fruitori finali e che mira ad accrescere il livello di riconoscibilità dei prodotti a Do/Ig territoriali, a rafforzarne l’immagine e la notorietà.