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Scenari

Alberello di Pantelleria nel patrimonio Unesco. “Grande risultato per la Sicilia del vino”

25 Novembre 2014
alberello-pantelleria alberello-pantelleria

Riconoscimento quasi certo oggi a Parigi. Per la prima volta tra i beni immateriali una pratica agricola. La soddisfazione delle istituzioni

“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, si dice. E fedeli all’antico detto, anche gli addetti ai lavori non dicono nulla sul quasi certo ormai “sì” alla nomina della vite ad alberello di Pantelleria a patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Il sindaco dell’isola trapanese, Salvatore Gino Gabriele, è già a Parigi. Gli altri attendono trepidanti dalla Sicilia notizie positive. In trepidazione, soprattutto, Lucio Monte direttore dell’Irvo, l’istituto regionale vini ed olio della Sicilia, Nino Di Giacomo, il commissario dell’Irvo, Dario Cartabellotta, responsabile Unico del Cluster Bio-Mediterraneo per la Regione Siciliana che ha seguito l'iter per il riconoscimento anche da assessore fino allo scorso aprile, Antonio Caleca, l'attuale assessore dell’Agricoltura siciliana. Un traguardo importantissimo non solo per Pantelleria, ma che fa ben sperare l’intero comparto enologico siciliano.

“Certo – dice Lucio Monte – perché questo riconoscimento può determinare l’interesse sull’isola piccola ed intendo Pantelleria e sull’Isola maggiore, cioè la Sicilia, di quelle persone che si muovono turisticamente parlando, solo nei siti di interesse Unesco”.

Per Nino Di Giacomo, “si tratta di un riconoscimento che va al di là del merito. Perché l’Unesco non dà soldi, ma opportunità. Ora è compito di tutti fare in modo di non farsi scappare questa occasione, ma sono sicuro che tutti ce la faremo. Il vero lavoro deve cominciare adesso. Il sindaco di Pantelleria è un uomo dinamico e si adeguerà alla nuova realtà Unesco. Permettetemi di esprimere la mia soddisfazione ed il mio orgoglio per il lavoro svolto dall’Irvo”.

“Il riconoscimento da parte dell'Unesco – per la prima volta al mondo – della tecnica colturale dell'alberello di vite di Pantelleria quale bene immateriale dell'umanità costituisce un elemento fondante di una nuova strategia di promozione regionale – dice l’assessore Caleca -. Il valore aggiunto dei prodotti dell'agro-alimentare siciliano, infatti, non sta solo nelle caratteristiche organolettiche e nella eccellenza dei prodotti, quanto nella forza della storia e delle tradizioni che sta dietro ad ogni elemento produttivo. Grazie al prestigioso riconoscimento si sta già lavorando alla realizzazione di una rete stabile di imprese per una politica di promozione integrata che coinvolgerà i settori dell'agricoltura, del turismo e dei beni culturali. Un mix vincente che, anche in relazione alla imminente Expo 2015 dove la Sicilia sarà capofila del Cluster Bio-Mediterraneo, sarà capace di veicolare la Sicilia come luogo di eccellenza dello stile di vita mediterraneo”.

“L’obiettivo del riconoscimento è preservare questo tipo di coltivazione – aggiunge Lucio Monte – che si è ridotta notevolmente e del mantenimento di tutto quello che ci sta intorno, penso ai muretti tipici dell’isola di Pantelleria. Il consorzio ha visto bene. Non poteva organizzare la richiesta all’Unesco, ma grazie alla sinergia con il Comune, ha portato a casa un risultato grandioso. I produttori avranno un ritorno di immagine immediato ed internazionale e, secondo me, avranno la strada spianata verso un successo garantito”.

“Si tratta di un’operazione di marketing culturale fondamentale – dice Dario Cartabellotta -. Mi fa piacere, poi, che questo riconoscimento arrivi alla vigilia di un evento altrettanto fondamentale per la Sicilia qual è quello della presentazione del cluster del Bio-Mediterraneo che si svolgerà domani 27 novembre con tutti i commissari dei Paesi che parteciperanno con noi. Ancora non ci siamo resi conto dell’importanza di Expo, dove sono già stati venduti sei milioni di biglietti. E con Pantelleria apriremo gli eventi dell'esposizione universale il prossimo primo maggio”.

“Si tratta di un grande risultato – dice il sindaco Gabriele. Credo che darà un forte impulso all’agricoltura locale ed ai contadini. Una data storica per Pantelleria, per il rilancio dell’agricoltura, per un progetto su cui stiamo puntando molto, affinchè la produzione della vite ad alberello riprenda un corso normale. Occorrerà lavorare per la gestione del sistema”.

Giorgio Vaiana