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Scenari

Agli inglesi piace il “tomato” italiano: l’export italiano nel Regno Unito fa + 32 %

22 Dicembre 2014
pomodoro pomodoro

Da quest'anno il Regno Unito guida la classifica dei principali importatori europei di pomodoro, dopo aver superato la Germania, storico consumatore ed estimatore del nostro ''oro rosso''. 

A dirlo è Diego Pariotti, direttore vendite estero Conserve Italia ed esperto del mercato inglese.
''Il successo di questa eccellenza del made in Italy è da collegare sia al fatto – spiega Pariotti all’Ansa – che il pomodoro rappresenti un elemento essenziale per quasi tutte le diverse cucine etniche degli abitanti del Regno Unito, sia all'aumento delle preparazioni fatte in casa, con maggiore attenzione agli ingredienti usati per cucinare e alla loro provenienza”. 

E in questo promettente contesto per l'export italiano, in un solo anno, la quota di vendite Cirio ha fatto registrare la crescita record del +32% (dati Iri, confronto ottobre 2014-ottobre 2013), confermandosi il prodotto con le migliori performance di vendita nella categoria delle conserve. Non a caso, il gruppo cooperativo Conserve Italia, proprietario del marchio, ha da poco inaugurato il suo nuovo ufficio operativo a Londra. Oltre alle più importanti catene della grande distribuzione, le cosiddette big five che da sole detengono il 65% del mercato, i prodotti Conserve Italia sono dall'ultimo anno presenti anche sugli scaffali dei dettaglianti.

''E sta crescendo la presenza nel canale ristorazione – annuncia Pariotti – ciò anche in virtù di un accordo siglato con Booker, il primo grossista inglese, che consente a Cirio di essere commercializzato con i formati specificamente studiati per gli operatori. In virtù di tali accordi il totale complessivo del fatturato generato dalle vendite nel Regno Unito è circa 14 milioni di euro ed è destinato a crescere”.

C.d.G.