Si avvicina per gli enologi italiani una svolta epocale: dal prossimo anno infatti i registri vitivinicoli cartacei saranno sostituiti da quelli telematici in base a quanto stabilito dal decreto ministeriale del 20 marzo 2015.
La dematerializzazione avrebbe dovuto essere avviata dall’1 gennaio 2016, ma è prevista una proroga. Da aprile sarà avviato un periodo di prova durante il quale le aziende potranno entrare nel sistema telematico del Sian e cominciare a studiare il suo funzionamento. Per accompagnare i propri associati in questo complesso passaggio, Assoenologi Sicilia, presieduta dall'enologo Giacomo Manzo, ha organizzato un meeting sul tema.
L'incontro, molto partecipato, si è svolto presso l'aula magna dell'istituto Abele Damiani di Marsala, nell'ambito del consueto meeting legislativo che l'associazione di categoria promuove ogni anno.
A relazionare sono stati chiamati funzionari dell'Icqrf, dell'Irvo, della Sistemi Spa e della Cls informatica che hanno spiegato, ciascuno in merito alle proprie competenze, come muoversi tra le tante novità in arrivo.
“È stato un incontro importante per iniziare a prendere confidenza con il nuovo sistema – ha detto il presidente di Assonologi Sicilia, Giacomo Manzo -. Sono molto soddisfatto sia per il contributo offerto dai relatori che per la numerosa partecipazione dei colleghi enologi”.
In particolare, della dematerializzazione dei registri nel settore vitivinicolo si è occupato, nel suo intervento, Umberto Pusiteri, funzionario dell'Icqrf Sicilia, l'organo di controllo sui prodotti alimentari. “È un adeguamento che ci chiede la comunità europea e che è già stato avviato in altri settori dell'alimentare. – ha spiegato Pusateri -. Sarà un cambiamento notevole, soprattutto per le piccole e medie imprese, ma ha molti aspetti positivi. È un'agevolazione e una semplificazione del lavoro per le cantine poiché permette di eliminare la carta e, con essa, la possibilità di errore insita nelle trascrizioni manuali”.
Dal punto di vista dell'organismo di controllo, la dematerializzazione dei registri vitivinicoli implica la possibilità di effettuare molte verifiche on line. “Questo – conclude Pusateri – diminuirà i controlli in cantina, ma li renderà più mirati”.
Massimo Marietta, responsabile in Sviluppo Enologia in Sistemi Spa, si è poi soffermato sul ruolo degli strumenti informatici. Marietta ha illustrato l'impatto che la nuova normativa avrà sui processi aziendali e come il software potrà aiutarli nella riorganizzazione aziendale con cui le imprese dovranno fare i conti. “Il nuovo sistema telematico del Sian – ha detto Marietta – cambia il modo di operare in azienda perché le comunicazioni telematiche dovranno riguardare tutto il processo che va dall'arrivo dell'uva in cantina alla vendita dell'ultima bottiglia. Ci rendiamo conto che sarà un approccio difficile, soprattutto per chi è ancora poco avvezzo ai sistemi informatici, ma le difficoltà possono essere facilmente superate”.
Vincenzo La Sala, amministratore dell'Area Sviluppo della Csl Informatica, si è poi soffermato sulla gestione e tutela delle certificazioni vini Doc/Igp siciliani. La Sala ha spiegato come gestire le certificazioni in maniera telematica, atto propedeutico all'introduzione dei registri telematici.
Francesca Salvia, dirigente Irvo, ha infine aggiornato i presenti in merito alle “Statistiche sulle attività di certificazione dei vini Doc Sicilia”. Con lei anche la dirigente Grazia Corrao che ha fatto il punto sulle prossime scadenze a cui sono assoggettate le cantine.
A moderare l'incontro è stato chiamato Maurizio Lunetta, del Consorzio di Tutela dei Vini Doc Sicilia.
Presenti anche Giuseppe Longo, direttore di Assovini Sicilia, Giacomo Gagliano, direttore Regionale dell'Icqrf, Filippo Paladino, vice presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Doc Sicilia e Domenico Pocorobba, dirigente scolastico dell'Isiss Abele Damiani.
C.d.G.