Al Sotheby's di New York battuto un lotto Domaine de la Romanée-Conti annata 2004 a 52mila dollari, più del doppio del loro valore (tra i 37 e i 42mila dollari).
Ad aggiudicarselo un offerente asiatico. Il sipario dei fine wine è stato uno dei momenti più salienti dell'asta, giunta alla sua seconda tappa (la prima si era tenuta a Hong Kong il 3 aprile) organizzata per sostenere la costruzione della El Bulli Foundation di Ferran Adrià, un centro sperimentale che fa base a Cap de Creus immerso in un Parco naturale nel punto più a est della Catalogna, voluto per fare ricerca culinaria, per studiare la biodiversità e che garantirà anche 25 borse di studio per un percorso di formazione a fianco di Adrià.
Progetto della El Bulli Foundation
La pianta del centro sperimentale
Ideario
Il lotto delle quattro pregiatissime bottiglie è stato messo in lista proprio dallo chef e dal suo socio Juli Soler, insieme ad altre come una Domaine de la Romanée-Conti la Tache, battuta a 10.400 dollari e due Ribera del Duero, quattro magnum Vega Sicilia Unico del 1991, aggiudicate per 52mila dollari, e sei bottiglie di Pingus annata 1995 per 10.412.
Protagonista dell'asta non è stato solo il vino, anche una cena-pacchetto con Ferran Adrià per quattro persone da consumare al ristorante del fratello Alberto, al Tapas di Barcellona, anche questo aggiudicato ad un offerente asiatico che ha partecipato on line e al prezzo di 36.750 dollari (9.200 dollari a cranio). Pure utensili da cucina e vestiario professionale hanno allettato i partecipanti. La collezione di coltelli Laguiole è stata conquistata per più di 6mila dollari e la giacca da chef con la firma di Adrià battuta a 3mila dollari. In totale si sono raccolti 6milioni di dollari, il ricavato della sessione di Hong Kong aveva toccato i 1,8milioni di dollari.
C.d.G.