Nuova vita per i piccoli negozi, quelli che adesso animano lo shopping di prossimità? Pare proprio di sì, stante l’interesse che ha registrato l’evento organizzato a Milano da American Express in collaborazione con Sda Bocconi School of Management, nonché i dati emersi dalla ricerca e dagli studi condotti dall’Università milanese che ha pure permesso di scegliere le attività meritevole del premio “L’eccellenza nello shopping di prossimità” che nell’ambito dell’iniziativa Shop Smail American Express sostiene i piccoli esercenti incentivando i titolari di carta a spendere nei piccoli negozi. Secondo la ricerca, oltre alla dimensione della vicinanza, gli italiani associano allo shopping di prossimità soprattutto i concetti di tradizione, qualità e italianità, dimostrando il ruolo strategico dei piccoli negozi nella promozione delle eccellenze, della cultura e delle tradizioni delle comunità locali; inoltre, il 40% degli italiani acquista almeno una volta alla settimana nei piccoli negozi, a dimostrazione della resilienza delle botteghe di quartiere.
La ricerca dell’Università Bocconi ha individuato gli elementi che contribuiscono all’evoluzione e al successo dello shopping di prossimità, prima attraverso il punto di vista dei consumatori, con un’indagine quantitativa su un campione rappresentativo della popolazione italiana, poi attraverso la prospettiva dei negozianti con interviste qualitative. Così è emerso che i piccoli negozi in Italia hanno saputo adattarsi alle sfide degli ultimi tre anni, dalla pandemia all’inflazione, aumentando il ricorso ai canali online, ponendo maggiore attenzione alla loro proposta di valore, ricercando l’equilibrio tra sapere della tradizione e unicità dell’innovazione, puntando su sostenibilità, qualità, servizio e integrazione dell’offerta. Il modello vincente oggi è un mix bilanciato tra digitale e fisico, dove l’esperienza nel punto vendita costituisce il veicolo principale di soddisfazione del cliente, ma allo stesso tempo l’integrazione tra i due canali è sempre più necessaria.
L’analisi sui fattori che concorrono al successo dei piccoli negozi di quartiere ha riguardato i piccoli negozi di 5 città (Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli), individuando anche i negozi di quartiere premiati “che differiscono tra loro per storia, modelli di business e caratteristiche, ma rappresentano tutti un modello vincente a cui altri piccoli esercenti possono ispirarsi per sviluppare e migliorare il proprio business – ha detto Tabitha Lens, Vice presidente, Head of Marketing, Products & Partnerships di American Express – Siamo felici di poter condividere le loro best practice come guida ispirazionale per altri piccoli commercianti in futuro. È molto importante per noi riconoscere il valore che stanno apportando alle comunità locali, caratterizzandone l’identità e il dinamismo economico, esattamente come vuole fare la nostra iniziativa Shop Small, sostenendo i piccoli esercenti e incentivando i titolari a spendere nei piccoli negozi aderenti. Abbiamo analizzato le specificità del retail di prossimità in questa fase post-Covid. La clientela finale ha dei comportamenti di acquisto molto legati alla dimensione del quartiere. Le loro percezioni evidenziano come questo comparto abbia saputo reagire ad anni non semplici, affermandosi come punto di riferimento in tante categorie di prodotto”.
Aggiunge Sandro Castaldo, professore ordinario presso il dipartimento di marketing dell’Università Bocconi: “Abbiamo utilizzato il modello della retail innovation per comprendere i fattori critici di successo degli small retailer: si conferma un mondo fatto di dettagli, in cui le persone fanno la differenza e contribuiscono a generare una experience ricca e umana che però deve trovare riscontro anche in tutte le altre dimensioni. Dall’esposizione agli strumenti digitali, passando per l’assortimento, ogni singolo elemento contribuisce ad affermare il posizionamento di eccellenze di quartiere”. Gli esempi portati negli ovattati ambienti del famoso ateneo milanesi e, quindi, premiati sono Knam, il negozio milanese del famoso maestro cioccolataio tedesco Ernst Knam, riconosciuto come Best Loved Shop, cioè il più citato spontaneamente dai consumatori intervistati nell’ambito della ricerca in relazione al concetto di eccellenza di quartiere. Gli altri riconoscimenti sono andati, a Milano, a Tità Bijoux come azienda giovane e dinamica, tutta al femminile, per la sua capacità di adattamento e l’impegno nel creare relazioni strette con i clienti. A Firenze, Cibrèo Ristorante, attività di ristorazione fiorentina premiata in particolare per la flessibilità dell’offerta alla clientela tra ristorante, trattoria e bar. A Roma, Elvis Lives, l’originale store nel quartiere Trastevere dedicato alla creazione di abbigliamento e gadget premiato per il mood originale e creativo, l’ampio assortimento di prodotti e l’offerta unica di poterli personalizzare. A Napoli il premio è andato a Mario Talarico since 1860, storico negozio impegnato nella produzione e vendita di ombrelli e bastoni, selezionato per l’elevata attenzione a rendere la customer experience unica. A Venezia, NT Murano Glass è stato selezionato per avere un rapporto qualità-prezzo competitivo e un vasto assortimento.