di Michele Pizzillo, Milano
Una Borsa internazionale del turismo, quella che aprirà i battenti domenica 11 nel quartiere fieristico del centro di Milano, “con un occhio particolare alle nicchie che movimentano i flussi turistici, con aree tematiche come il turismo congressuale, quello enogastronomico, le mete più leisure, accanto alle proposte che permettono di scoprire borghi, isole, mete esotiche, nozze da sogno”, sottolinea Fabrizio Curci, amministratore delegato di Fiera Milano.
Tant’è che nei padiglioni del vecchio quartiere fieristico milanese, da domenica 11 a martedì 13, in forze, saranno presenti Regioni italiane ed altri enti territoriali, consorzi e associazioni; enti del turismo e rappresentanze estere dai cinque continenti, con un mix di destinazioni affermate e mete emergenti; aree tematiche che rafforzano la formula esperienziale: A Bit of Taste, I Love Wedding, Area Mice, Bit4Job, Turismo Lgbt. Insomma, tutti i trend più attuali e interessanti sotto lo stesso tetto, in un layout che si prevede agile ed efficace, visto che saranno tre giornate intensissime tra business, formazione, esperienze e scoperte per operatori professionali e viaggiatori a Bit 2018. Per migliorare la fruizione, fanno sapere da Fiera Milano, che organizza la manifestazione, è stato ottimizzato il percorso espositivo, per una visita ancora più agile ed efficace.
Così, nel programma di Bit 2018 illustrato presso la sede del Touring Club insieme al presidente del sodalizio, Franco Iseppi, l’ad di Fiera Milano ha evidenziato che ad ogni passo nel layout c’è un trend da scoprire. Mentre la continua crescita del fenomeno city break si rispecchia nella partecipazione di destinazioni europee emergenti come la capitale slovena Lubiana, incontro di eleganza asburgica e una vivace movida, indice di un crescente interesse per l’Europa dell’Est rappresentata a Bit 2018 da Croazia, Polonia, Romania, Russia e Slovenia. Tra le mete più leisure, per chi ama le vacanze outdoor combinate con ricche tradizioni questo è l’anno delle isole, come le Azzorre o le Canarie. Tra le italiane spicca Pantelleria, dove si possono vivere esperienze uniche come dormire in un dammuso, tradizionale casetta di pietra lavica, bere un ottimo passito o fare escursioni in una natura selvaggia e incontaminata. L’area mediterranea e del Medio Oriente si conferma nell’insieme ben rappresentata con Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Georgia, Grecia, Iran, Israele, Marocco, Tunisia e Turchia.
Per le destinazioni a lungo raggio, gli Stati Uniti continuano ad essere una meta ambita, tant’è che Visit Usa/Brand Usa, ha deciso di rafforzare la partnership attraverso un progetto di co-marketing che porterà in manifestazione 100 Agenzie di Viaggi ospiti, tra le quali specialisti con il titolo di Master e Usa Ambassador. Continua anche la crescita dei mercati asiatici, in particolare il Giappone insieme con altre mete asiatiche emergenti, come Bangladesh e Cambogia, e “classici” dell’area quali India, Malesia, Sri Lanka e Thailandia oltre alle isole dell’Oceano Indiano come Mauritius, Seychelles e Maldive. Il turismo più consapevole guarda all’Africa con, ad esempio, l’Etiopia, uno dei Paesi del continente con la storia e la cultura più antiche, e al Centro-Sudamerica grazie a mete alternative ai tour classici come lo Stato brasiliano del Cearà, ideale in particolare per le vacanze naturalistiche per gli appassionati di windsurf o kitesurf. Nei Caraibi gli italiani continuano ad amare molto Cuba e Repubblica Dominicana, ma stanno scoprendo anche le isole “minori” tra le quali una meta accessible luxury come le British Virgin Islands.
Oltre che dal mix di proposte italiane ed estere, la formula esperienziale di Bit 2018 sarà rafforzata dalla presenza di aree tematiche. Così, A Bit of Taste sarà dedicata al turismo enogastronomico, uno dei più interessanti trend e tra le motivazioni principali che spingono il turista a visitare l’Italia. I Love Wedding si focalizzerà invece sulla promozione del segmento Viaggi Nozze e Destination Wedding per gli operatori sia outgoing sia incoming. A rafforzare la presenza del segmento sarà anche la partecipazione in manifestazione dell’Associazione Italiana Wedding Planners. Un’area pensata per le esigenze non solo delle coppie sposate o unite civilmente, ma per tutti coloro che vogliono vivere momenti di magia e per gli operatori che vogliono offrire risposte a questi target. Rinnovata anche la formula per l’importante segmento Mice, che cresce anno dopo anno, e in quasi tutte le regioni italiane. “D’altronde il mondo del turismo sta vivendo una stagione entusiasmante. Ma anche sfidante, che richiede ai professionisti del settore competenze sempre più specifiche e costantemente aggiornate. A volte però formarsi non è semplice: dove trovare il tempo? E come individuare i docenti più autorevoli? O i temi di maggiore interesse e i corsi migliori? – dice Curci – Bit 2018 risponde in modo efficace a queste esigenze molto sentite dagli operatori riunendo in un unico luogo, in tre intense giornate, un’offerta formativa e informativa senza confronti in Italia per il settore, completata da presentazioni di dati e ricerche e incontri istituzionali ai massimi livelli. Come la ricerca sul turismo enogastronomico, driver della promozione del territorio a livello nazionale e locale, visto che l’enogastronomia si conferma fattore chiave per il successo del Brand Italia (27% di sentiment positivo). Il 59% dei turisti stranieri continua a comprare prodotti italiani una volta rientrato; Francia (25,9%), Germania (22,5%) e Regno Unito (16,9%) i principali mercati di origine. Di questo segmento si conoscerà molto di più alla presentazione del driver della promozione del territorio a livello nazionale e locale, promossa da Fiera Milano e dall’Osservatorio di Bit e condotta da Magda Antonioli Corigliano, Coordinatrice del Master in Economia del Turismo (MET) dell’Università Bocconi di Milano, e Sara Bricchi, Ricercatrice Met Bocconi.
La ricerca sarà presentata lunedì 12 febbraio, sempre a Bit e si prevede che sarà una narrazione emozionale, oltre che un’occasione per avere un’idea dell’evoluzione dei gusti, non solo dei turisti italiani.