Sarà una grande festa.
Per l’intera comunità di Linguaglossa, il comune in provincia di Catania ai piedi dell’Etna. Domenica 20 marzo, infatti, sarà presentato ufficialmente il nuovo presìdio Slow Food, quello della salsiccia al ceppo. Ed è il primo, nella storia dei presìdi, che viene interamente sostenuto e portato avanti da un’amministrazione comunale. L’appuntamento è per le 15,30 presso la sala comunale. Oltre al sindaco del comune di Linguaglossa Salvatore Puglisi che farà gli onori di casa, ci sarà anche il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. “E a lui – dice il primo cittadino di Linguaglossa – consegneremo simbolicamente questo risultato, che darà ancora più prestigio al nostro territorio”. La salsiccia al ceppo è una tradizione di lunghissima data del comune di Linguaglossa che, in un territorio di 5 mila anime, conta ben 16 macellerie. “La salsiccia al ceppo, adesso con il riconoscimento Slow Food – dice il sindaco – può diventare ancora di più una possibilità di sviluppo e attrattività del nostro territorio”. Ne sanno qualcosa e lo hanno dimostrato per esempio, i componenti della famiglia Pennisi. Rosario (per tutti è Saro, ndr), il capostipite, ha iniziato con una piccola macelleria. Sono stati i figli e i nipoti poi che, attorno a questo, sono riusciti a creare uno sviluppo importante, aprendo lo Shalai (boutique hotel e ristorante una stella Michelin) e “Dai Pennisi”, una macelleria con cucina in cui gustare le prelibatezze del territorio. “Materie prime di altissima qualità, poi sale, pepe e finocchietto dell’Etna – dice il sindaco – il ceppo fatto con legni del Vulcano, un’antica arte che deve vivere a lungo. Perché, lo dico sempre, i sindaci e le amministrazioni passano, ma poi la salsiccia resta. E noi siamo felici di aver contribuito a renderla eterna in questo territorio grazie a Slow Food”.
PER APPROFONDIRE
C.d.G.