C’era una volta un castello nel cui terrazzo crescevano vigne e profumati giardini, accarezzati dal vento e dalla brezza del mare salentino.
Sembrerebbe l’incipit di una fiaba. Non lo è. Il vigneto sul castello esiste. E non è una bufala. Esiste da pochi mesi, proprio come un tempo, nel lontano cinquecento, quando il Castello di Copertino, dimora di numerose famiglie nobiliari, rappresentava un esempio importante di architettura militare in Puglia.
C’è di più. Non solo il vigneto sulla magnifica fortezza, impostata su pianta quadrilatera, c’è, ma è anche l’unico in Italia e all’estero; impiantato e coltivato tra i muretti della terrazza, da cui è possibile affacciarsi per ammirare un panorama unico, mentre intorno si passeggia tra cornicioni, fichi d’india e rose rosse. Insomma, l’emozione è garantita e il luogo affascina già turisti e winelovers.
A farlo rivivere è la Cupertinum, antica cantina del Salento, in sinergia con il Comune di Copertino e con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggisti di Lecce, Brindisi e Taranto. Il progetto che fonda coltura e cultura, nella consapevolezza del binomio indissolubile tra enogastronomia e turismo, è stato proposto da Francesco Trono, presidente della Cupertinum e dall’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi. “Nel rispetto dell’edificio storico è stato preparato tutto con estrema attenzione – afferma l’enologo -. La terra è stata lavorata tutta con la zappa, dando fondo pian piano per impiantare sui bastioni 100 piante di Negroamaro Cannellino, cultivar dall’acino piccolo con una precoce capacità di maturazione”. “Usiamo il sistema ad alberello pugliese con disposizione dei filari a quinquonce”, prosegue.
Giuseppe Pizzolante Leuzzi
L’avventura del vigneto sul castello è iniziata lo scorso aprile. Per la prima vendemmia si dovrà però attendere un paio d’anni. “I ‘bambini’ – continua sorridendo Giuseppe Pizzolante Leuzzi – crescono bene e saranno costantemente coccolati. Penseremo al sistema di vinificazione più consono, valutando se aderire alla tradizione oppure innovarla”. Nel frattempo a Copertino il vento li accarezza, tutti e cento, e porta su quei bastioni i profumi del Salento. Adesso, non ci resta che attendere per poter degustare il primo vino da Negroamaro del Castello.
Francesca Landolina