Si pesca nel periodo compreso tra la fine del mese di agosto e dicembre. Volgarmente noto con il nome di capone, la lampuga è un pelagico d’alto mare presente in tutto il Mediterraneo.
Appartiene dunque alla categoria di pesce azzurro. Si riconosce subito per la sua forma caratteristica dove la pinna dorsale assomiglia ad una criniera. I giovani hanno colori più decisi, mentre gli adulti maschi presentano una gobba sulla nuca. La lampuga può raggiungere dimensioni considerevoli. La sua cattura avviene tramitereti da posta in superficie o con reti a circuizione. E’ un pesce che ama l’ombra, per questo i pescatori hanno escogitato un sistema singolare di pesca che avviene ancorando in mare aperto numerosi fasci di foglie di palma chiamati ‘cannizzi’. Le lampughe vi si radunano sotto e possono così essere facilmente pescate dopo essere state circondate con le reti. Le carni sono molto saporite e svariate sono le ricette con le quali ci si può sbizzarrire. Maria Randazzo, architetto e gourmet palermitana, ne suggerisce una semplicissima e con la quale si può apprezzare tutta la bontà del pesce.
Gli ingredienti per 4 persone sono: filetto di capone, olio d’oliva, sale, pepe, origano, mollica di pane, succo di limone.
Si fanno marinare per qualche minuto i filetti di capone in olio d’oliva e succo di limone. Si passano poi nella mollica di pane e origano, sale e pepe. Si dispongono in una teglia rivestita con carta forno e si inforna il tutto per 15 minuti circa a 160 gradi. Il consiglio di Maria Randazzo: “Servire con cicoria amara e olive nere”.
S. P.