IL PRODOTTO
Dolci ideati da un pasticcere di Capo D’Orlando e amati anche da Berlusconi: per questo sono definiti le «palle del presidente»
Quei babà al limone
A Capo D'Orlando (Me), nei pressi della piazza centrale da più di vent'anni esiste una pasticceria, oggi si chiama «Pasticceria da Giulio» dal nome del proprietario che ormai da undici la gestisce con successo.
Da buon siciliano Franco Giulio ha puntato la sua produzione, di tipo artigianale, sulla tradizione offrendo alla sua clientela cannoli, cassate, frutta martorana, le granite tipiche di questa zona, oltre naturalmente alla pasticceria per così dire importata da altre regioni d'Italia che si produce un po' dappertutto. Tra questi ci sono i babà che, imbevuti nel rhum, possono essere mangiati così semplicemente o arricchiti di panna. Giulio, ha poi cominciato a preparare dei babà, dove l'impasto veniva inzuppato nel limoncello anziché nel rhum, servito freddo, è stato molto apprezzato dal pubblico. Questa variante veniva preparata solo nelle normali dimensioni del babà, non nel formato mignon. Una volta per errore è stato preparato un babà al limoncello, ma di piccole dimensioni. Così Giulio ha dovuto inventarsi qualcosa affinché le due varietà non venissero confuse.
Ecco l'idea della crema. I piccoli babà sono stati ricoperti di crema al limone. Sono andati a ruba e tutti quelli che li hanno assaggiati hanno continuato a richiederli. È stato nel 2005, in occasione della inaugurazione del tratto autostradale Palermo-Messina, che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, recatosi sul posto, ha avuto modo di gustare i babà al limoncello di Giulio. Entusiasta del prodotto, il presidente ha voluto conoscere Giulio di persona e si è congratulato con lui. L'anno successivo Giulio ha preparato anche un buffet per il presidente Berlusconi, quando è tornato in Sicilia, per le elezioni amministrative di Messina. Da quel momento il dolce è stato chiamato «la crema del presidente», ma nell'uso comune e nella fama che intanto si era creata, i piccoli babà vengono detti «le palle del presidente».
In quella occasione Berlusconi aveva promesso di fare assaggiare il dolce ai suoi amici Putin e Bush. Non è ancora capitato. Chissà se succederà con il futuro presidente degli Stati Uniti e il nuovo presidente della Russia.
Aurora Rainieri