IL CONCORSO
Il riconoscimento va alla Riserva 2004 prodotto dall’artista vignaiolo Sandro Chia. È il verdetto dell’International Wine Challenge di Londra
“Brunello
di Montalcino
il miglior rosso
del mondo”
Il miglior vino rosso del mondo? La Riserva 2004 del Brunello di Montalcino Castello Romitorio prodotto dall’artista vignaiolo Sandro Chia. Parola dell’International Wine Challenge di Londra, il piu’ importante concorso enologico del mondo per numero di partecipanti e di assaggi. Gran menzione anche per il ”Concerto” Lambrusco Reggiano Doc del 2009 dell’azienda Medici Ermete considerato il miglior spumante al mondo per il rapporto qualità-prezzo.
L’uno-due dei vini italiani arriva in un momento in cui la lotta per farsi spazio sui mercati internazionali si fa sempre più necessaria dato il calo dei consumi sui mercati interni. ”Questo premio è importante perché ci dà fiducia in un momento come questo in cui è molto fondamentale restare sulla ribalta internazionale”, commenta il presidente del consorzio del Brunello di Montalcino Ezio Rivella che legge nel premio anche il riconoscimento alla vitalità del territorio.
”Siamo orgogliosi di aver sbaragliato nel rapporto qualità prezzo bollicine più blasonate come lo champagne. E’ la prova che il lambrusco ha fatto un grande salto di qualità”, dice Alberto Medici, proprietario della cantina Medici Ermete. Anche per l’azienda emiliana l’export è importante con nuovi territori da conquistare come Spagna, Brasile e persino Francia. ”Quest’anno prevediamo un +10% di esportazione in più”, afferma Medici. Una previsione che conferma il buon andamento delle esportazioni italiane di vino (+9% nel primo semestre 2010. Dati Coldiretti).
”Creo vini con la stessa passione con la quale dipingo, si tratta di una sorta di devozione, di un sacrificio il quale apporta i massimi risultati”, dice Sandro Chia artista e vignaiolo che nel 1984 ha creato Castello Romitorio nel cuore della campagna Toscana. La riserva 2004 del Brunello di Montalcino Castello Romitorio era già stato scelto come ”migliore della categoria” da Wine Spectator la bibbia del mondo del vino.
Accanto alla riserva del Brunello di Montalcino Castello Romitorio gli altri quattro campioni incoronati da Iwc 2010 sono stati l’austriaco Samling Trockenbeerenauslese 2007 di Hans Tschida Alois Kracher come miglior vino dolce. Il miglior spumante è risultato il Charles Heidsieck Millesime 2000, Champagnes P.& C. Heidsieck. Ancor un francese, il Puligny Montrachet 1er Cru Les Chalumeaux 2007 di Jean Pascal & Fils, è stato incoronato miglior bianco del mondo; mentre il miglior ‘vino fortificato’ è il portoghese Ab Amontillado Seco di Gonzalez Byass. Per la Coldiretti ”il successo del Brunello contribuisce a spingere la crescita del vino Made in Italy nel mondo dove le esportazioni hanno fatto segnare un aumento record del 9% nel primo semestre del 2010. Un risultato che dimostra la presenza di nuove e rilevanti opportunità di crescita che – stima la Coldiretti – potrebbe far sfiorare a fine anno i 3,5 miliardi di euro il valore del fatturato realizzato sui mercati esteri. Il vino – precisa la Coldiretti – è la principale voce dell’export agroalimentare nazionale con oltre la metà del fatturato estero che viene realizzato sul mercato comunitario dove la Germania è il principale consumatore di vino italiano.
Il primo mercato extracomunitario di sbocco, con un quarto del valore totale delle esportazioni, sono invece gli Stati Uniti. Il risultato sui mercati esteri è di buon auspicio per la vendemmia 2010, stimata su valori contenuti compresi tra i 45 ed i 47 milioni di ettolitri, con il 60% della produzione che – conclude la Coldiretti – sarà destinato alla realizzazione dei 498 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini
Doc, 41 Docg e 137 Igt).
Elena Mancuso